Tempo di trimestrali anche per Twitter, che nelle scorse ore ha rivelato i propri risultati finanziari del quarto trimestre del 2017 e, per una volta, la compagna guidata da Jack Dorsey può festeggiare un risultato positivo. Da quando infatti è stato quotato in borsa nel novembre del 2013, Twitter ha messo a segno nel Q4 2017 profitti per 91,1 milioni di dollari contro le perdite di 167 milioni di dollari registrate nello stesso periodo dello scorso anno.

Il fatturato tra ottobre e dicembre 2017 è aumentato del 2% salendo a quota 732 milioni di dollari, ben al di sopra delle aspettative degli analisti che si aspettavamo ricavi pari a 687 milioni di dollari. Crescita anno su anno anche per gli utenti, aumentati del 4% a 330 milioni ma in quantità inferiore alle attese degli analisti (333 milioni). Su questo versante Twitter continua comunque a faticare, visto che rispetto al trimestre precedente la crescita di utenti è rimasta praticamente piatta.

L’analista di Bloomberg Richard Greenfield ha dichiarato che i motivi principali per questo trimestre storico per Twitter sono da ricercare sia nella focalizzazione sui video (con introiti derivanti dalle relative pubblicità), sia da un nuovo algoritmo che mostra i post più rilevanti in cima alla lista e che ha spinto gli utenti a passare più tempo sulla piattaforma.

Scendendo più in profondità nella trimestrale, si scopre che 644 milioni di dollari sui 732 totali sono arrivati dalla pubblicità (+1% anno su anno), mentre i restanti 87 milioni di dollari si devono a un aumento del 10% su base annua della vendita dei dati (data licensing). Da sottolineare anche come i ricavi siano scesi del 8% negli USA e aumentati invece del 17% nel resto del mondo.

Con la quarta trimestrale è tempo anche di bilanci annuali e il 2017 nel suo complesso si è chiuso per Twitter con una perdita di 108 milioni di dollari (nel 2016 era stata però di 456 milioni di dollari), mentre i ricavi sono scesi del 3% a 2,4 miliardi di dollari. Da segnalare infine come a Wall Street il titolo di Twitter sia aumentato del 12% da inizio 2018 e del 47% nel corso del 2017.