X continua a trasformarsi in un ecosistema sempre più orientato alla monetizzazione diretta degli utenti, introducendo strumenti che puntano a creare nuove fonti di ricavo. L’ultima novità in tal senso è l’Handles Marketplace, uno store online ufficiale in cui gli abbonati Premium+ e Business potranno acquistare (o meglio, noleggiare) account username inattivi o particolarmente desiderati. Una mossa che segna un cambio radicale rispetto alla politica tradizionale dei social media, dove il nome utente è sempre stato gratuito e permanentemente associato al proprio profilo.

Il marketplace, annunciato nel pacchetto business aggiornato e ora accessibile tramite lista d’attesa, si propone come “una soluzione rivoluzionaria per redistribuire gli handle non più in uso”. Gli utenti eleggibili potranno cercare username disponibili e inoltrare una richiesta, che in alcuni casi sarà gratuita, mentre in altri richiederà un pagamento. Tuttavia, questa possibilità è vincolata allo status di abbonato Premium+ o Business, escludendo quindi la maggior parte degli utenti della piattaforma.

Entrando nel merito, X ha classificato gli handle in due categorie: Priority e Rare. Gli handle Priority saranno in alcuni casi accessibili gratuitamente agli abbonati, mentre quelli Rare verranno distribuiti attraverso eventi denominati Rare Handle Drops, una sorta di selezione competitiva in stile asta. Tuttavia, X ha precisato che non verranno accettate offerte economiche dirette, visto che la scelta del vincitore avverrà sulla base di fattori legati all’attività sulla piattaforma, alla visibilità dell’account e, presumibilmente, alla rilevanza del brand o della figura pubblica che richiede l’handle.

Questa dinamica introduce una nuova forma di economia digitale basata sull’identità, per la quale l’username non è più solo un identificativo, ma diventa un asset strategico e un simbolo di credibilità e autorevolezza digitale. Ecco perché X potrebbe chiedere cifre importanti per gli handle più richiesti. Già nel 2023 si era parlato di cifre fino a 50.000 dollari per i nomi più ambiti e nulla esclude che queste valutazioni possano diventare realtà nel nuovo marketplace.

Tuttavia, l’aspetto più controverso è che l’acquisto di un handle non implica una reale proprietà. Si tratta infatti di una forma di affitto e quindi, se l’utente decide di non rinnovare l’abbonamento Premium+, perderà l’username ottenuto e verrà riportato automaticamente a quello precedente. In altre parole, X offre un accesso temporaneo a un elemento di brand identity che, fino a pochi anni fa, era considerato un diritto digitale stabile.

Per aziende, creator e professionisti, questa novità rappresenta una nuova opportunità di posizionamento ma anche un potenziale costo ricorrente. Ottenere un handle semplice, breve o estremamente riconoscibile può rappresentare un vantaggio competitivo nel marketing digitale, migliorando la memorizzazione del marchio, la visibilità nelle ricerche interne e la credibilità percepita. Il fatto però che non vi sia garanzia di mantenimento nel lungo termine rappresenta un rischio significativo per chi vuole costruire una brand identity solida sulla piattaforma.

Dal punto di vista strategico, questo sistema appare chiaramente pensato per incrementare i ricavi da abbonamenti, in un momento in cui X fatica a mantenere gli introiti pubblicitari e a trattenere utenti attivi. L’integrazione con xAI offre adesso ossigeno finanziario, ma le spese per lo sviluppo di tecnologie IA sono ingenti e richiedono entrate stabili. L’Handles Marketplace diventa dunque uno strumento per fidelizzare gli utenti paganti, trasformando lo status Premium in un requisito essenziale per l’accesso a funzioni ritenute esclusive.

È una strategia che mira a trasformare X in una piattaforma a valore aggiunto per professionisti e aziende, spostando il baricentro dal social network gratuito a un ecosistema premium a sottoscrizione. Resta però da capire quanto il mercato sia realmente disposto a pagare per un elemento identitario digitale effimero, che non garantisce una proprietà definitiva e che dipende interamente dalla permanenza nel sistema a pagamento di X.

(Immagine in apertura: Shutterstock)