Se Facebook è il network degli “amici”, LinkedIn si pone come sua antitesi, e punta a creare una rete di contatti professionali.
Invece di una timeline caotica di aforismi, foto, giochini, video abbiamo un curriculum ben strutturato e leggibile. Tutto il servizio è progettato per presentarci al meglio al mondo e interagire sulla base delle nostre competenze, qualifiche e raccomandazioni.

In realtà negli ultimi anni LinkedIn ha espanso le funzioni e ha scelto un approccio meno rigido e più eterogeneo, aggiungendo gruppi di discussione e status update (che possiamo ripubblicare, ad esempio su Twitter) per interventi e riflessioni più personali.

Il tono del servizio, comunque, resta formale e votato al networking lavorativo, tant’è che recenti statistiche mostrano come sia in assoluto lo strumento di riferimento per chi cerca e offre lavoro nel terziario.

L’app per iPhone, che è gratuita, l’anno scorso è stata ripensata radicalmente e la sua versione 4.0 ha visto una riorganizzazione delle funzioni, con alcuni passi avanti e altri indietro.

L’aggiornamento è servito anzitutto a integrare i citati gruppi di discussione, tant’è che una delle quattro voci sulla schermata principale recita proprio “Gruppi e altro” e include eventuali contatti da aggiungere al nostro network.

LinkedIn per iPhone - Gruppi

Tutta la gestione di messaggeria è invece raccolta nella sezione “Posta in arrivo” da cui si gestiscono anche gli inviti, su cui però c’è ancora poco controllo. In “Aggiornamenti” sono presenti anche news selezionate da LinkedIn e (si spera) pertinenti ai nostri interessi lavorativi.

Per alcune operazioni sul network è però ancora necessario utilizzare un web browser.
Un esempio lampante è l’impossibilità di modificare da iPhone il proprio curriculum, cosa che mina un po’ l’immagine di efficienza di LinkedIn e il suo potenziale che sulla carta, o meglio sullo schermo, è molto elevato.