Per i CIO di oggi, il lavoro comprende molto più dell’impostazione e della supervisione di una strategia IT. Dal supporto alla crescita del business alla creazione di una strategia digitale, le responsabilità si moltiplicano ed è importante sottolineare che, man mano che un’azienda diventa più visibile, lo diventa anche il profilo pubblico dei suoi manager.

Il comportamento mostrato dai manager può avere un impatto significativo sulla percezione pubblica della loro azienda. Società come Uber e HP, per esempio, hanno rimosso i loro amministratori delegati nel tentativo di limitare i danni alla reputazione dell’intera azienda.

Tuttavia, non è solo del cattivo comportamento che i clienti prendono atto. I manager che hanno una presenza consapevole e “positiva” sui social possono anche contribuire a migliorare la reputazione di un’azienda.

In un’epoca in cui la maggior parte delle nostre vite è vissuta online, lo sviluppo di un brand personale a tutto tondo sui social media è un must per chiunque abbia un’influenza significativa o che sia regolarmente esposto in pubblico.

Ci sono diversi elementi che concorrono alla creazione di un brand personale, ma la diffusione dei social media rappresenta oggi il modo più semplice e veloce per creare la propria brand reputation. Di seguito esaminiamo il ruolo dei social media nel panorama aziendale di oggi e come potete utilizzarli a vostro vantaggio.

Che ruolo giocano i social media nello sviluppo della brand identity?

Oggi quasi tutte le aziende hanno una forte presenza sui social media. Che si tratti di Twitter, Facebook, LinkedIn, Instagram, Snapchat o TikTok, se i clienti lo usano, devono farlo anche le aziende.

Inutile dire che il modo in cui gli account aziendali interagiscono con i clienti sui social media può creare o distruggere la reputazione dell’azienda e dei suoi manager. Secondo alcune ricerche, nel 2018 il 54% degli utenti ha utilizzato i social media per ricercare prodotti, il 36% ha seguito un brand sui social media e il 19% ha posto una domanda a un’azienda tramite i social media.

Inoltre, il 71% dei consumatori che hanno avuto un’esperienza positiva con un brand sui social media è propenso a raccomandarlo ai propri amici e familiari. L’ovvia conseguenza è che facilitare interazioni positive con i clienti sui social media aiuterà la vostra azienda a costruire relazioni positive e rafforzare la sua reputazione.

Anche se è improbabile che un manager abbia lo stesso numero di follower dell’account aziendale, o che gli venga rivolta direttamente la stessa quantità di domande, è importante ricordare che qualunque cosa pubblichiate sarà vista dal pubblico e usata per formarsi un giudizio su di voi.

Avere almeno un account personale sui social media, e mantenerlo attivo, dimostra di essere consapevoli di come il consumatore moderno interagisce online. Questo permettete anche di costruire una relazione più diretta con i clienti, dimostrando che c’è un lato umano nella vostra azienda.

Cosa (non) dovreste pubblicare

Nel mondo aziendale, le tre più grandi piattaforme di social media sono senza dubbio Twitter, Facebook e LinkedIn. Ognuna ha le proprie regole e di conseguenza, qualsiasi piattaforma scegliate, dovrete seguire queste regole.

Facebook è probabilmente il meno adatto per la costruzione di un brand personale. Creare una pagina solo per spingere le persone a mettere “Mi piace” potrebbe essere una scelta controproducente. Tuttavia un account Facebook personale viene in genere utilizzato per tenersi in contatto con familiari e amici, non con la propria clientela.

Sia Twitter che LinkedIn permettono di raggiungere e connettersi con un numero maggiore di persone, pur mantenendo la privata la propria vita personale.

Su Twitter tutto, dall’immagine di copertina alla biografia, può essere attentamente personalizzati per supportare il brand personale che state cercando di costruire. Il limite di 280 caratteri della piattaforma consente di essere più selettivi con i messaggi, condividere gli aggiornamenti relativi al vostro lavoro e alla vita personale in modo più informale.

LinkedIn è una piattaforma social progettata specificamente per i professionisti. Mentre il collegamento con altri utenti richiede il consenso, come su Facebook, è molto più facile per le persone creare rapidamente un ampio seguito con cui condividere aggiornamenti, articoli, immagini, risultati professionali ed eventi relativi alla loro vita lavorativa.

Anche se LinkedIn non è probabilmente il posto giusto per far sapere agli altri quanto vi piace una squadra sportiva, vi permette comunque di costruire un quadro completo di ciò che siete come singolo dipendente, piuttosto che semplicemente come rappresentante dell’azienda per cui lavorate.

Le regole d’oro dei social media

Qualunque sia la piattaforma che scegliete, ci sono alcune best practice che si possono applicare a tutti i social media.

In primo luogo, assicuratevi di seguire le persone giuste. I social media sono un buon modo per rimanere in contatto con amici e familiari, ma vi permettono anche di tenere d’occhio cosa stanno facendo i vostri colleghi e concorrenti. Su tutte le piattaforme di social media avete la libertà di gestire una timeline che rifletta i vostri interessi e vi consenta di accedere ad aggiornamenti in tempo reale pertinenti e interessanti.

In secondo luogo, impegnatevi. Non ha senso unirsi a una community sui social se non avete intenzione di partecipare attivamente. Utilizzate gli hashtag pertinenti per rendere i vostri post facilmente ricercabili e per dimostrare il vostro interesse su un argomento. Rispondete (cortesemente) a tutti i messaggi che ricevete e condividete i post che ritenete interessanti. Non ha senso creare un account se accedete ogni sei mesi.

Infine, i social media sono ottimi strumenti per tenersi aggiornati sulle ultime novità del settore. E’ però altrettanto importante portare “offline” le informazioni reperite o pubblicate online: partecipando agli eventi e creando contatti con i vostri colleghi potete contribuire a costruire il vostro seguito online nel mondo reale.

Costruire un brand personale significa distinguersi dalla concorrenza e creare una “impronta digitale” per colmare il gap tra i clienti e la propria azienda. Muovendovi sulla linea di confine tra personale e professionale potete migliorare le vostre credenziali aziendali dimostrando la vostra unicità come persona.