La Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato a larga maggioranza una legge che concede al proprietario cinese di TikTok, ByteDance, sei mesi di tempo per cedere le attività statunitensi della sua piattaforma social (esclusi i relativi algoritmi) se non vuole chiudere TikTok negli USA. Il disegno di legge è passato con un voto bipartisan, ma si prospetta un percorso più incerto al Senato, dove alcuni sono favorevoli a un approccio diverso alla regolamentazione delle app di proprietà straniera che pongono problemi di sicurezza.

Dopo i veicoli connessi, i chip per l’intelligenza artificiale e le gru nei porti statunitensi, questa misura è l’ultima in ordine di tempo di altre restrizioni adottate da Washington per rispondere alle preoccupazioni della Cina in materia di sicurezza nazionale, anche se a ben vedere molti degli aspetti per cui gli USA criticano il governo Cinese (come la raccolta dati e lo spionaggio) tutti gli altri paesi potrebbero dirlo dei colossi tech americani.

Oltre a dichiarare che l’azienda eserciterà i suoi diritti legali per impedire il divieto, l’amministratore delegato di TikTok, Shou Zi Chew, ha aggiunto in un video postato dopo il voto alla Camera che la legislazione, se firmata, “porterà a un divieto di TikTok negli Stati Uniti… e toglierebbe miliardi di dollari dalle tasche di creator e piccole imprese”.

Il clima a Washington, in un momento in cui molti politici non vogliono essere visti come morbidi nei confronti della Cina in un anno di elezioni, appare comunque sempre più favorevole alla legge, pur rimanendo preoccupazioni per l’impatto di un eventuale ban di TikTok sugli elettori più giovani che saranno chiamati al voto a novembre. Non a caso numerosi democratici di spicco alla Camera hanno votato contro il disegno di legge, sostenendo che qualsiasi preoccupazione per la sicurezza nazionale dovrebbe essere illustrata al pubblico prima di un voto.

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Il Ministero degli Esteri cinese ha criticato la legge, sostenendo che “sebbene gli Stati Uniti non abbiano mai trovato alcuna prova che TikTok rappresenti una minaccia per la loro sicurezza nazionale, non hanno mai smesso di perseguitare TikTok”. Il voto di ieri alla Camera è arrivato poco più di una settimana dopo che la proposta di legge era stata presentata in seguito a un’udienza pubblica e dopo che l’azione del Congresso si era arenata per più di un anno.

A questo punto non è chiaro se la Cina approverà una vendita o se le attività statunitensi di TikTok potranno essere cedute entro sei mesi. Se ByteDance non riuscisse a farlo, gli app store di Apple, Google e altri non potrebbero legalmente offrire TikTok negli USA o fornire servizi di web hosting alle applicazioni controllate da ByteDance.

Nel 2020, l’allora presidente Donald Trump aveva cercato di vietare TikTok e WeChat (altra piattaforma di proprietà cinese), ma era stato bloccato dai tribunali, mentre oggi sostiene che un ban di TikTok farebbe un favore a Facebook, che secondo lui è ancora peggio (ricordiamo che Trump è stato bannato per due anni dal social di Meta dopo l’assalto a Capitol Hill nel gennaio del 2021).

Oltre alla probabile sfida legale di TikTok, l’American Civil Liberties Union e altri gruppi di difesa sostengono che la legge sia incostituzionale per motivi di libertà di parola e altro. Non a caso lo scorso novembre un giudice statunitense ha bloccato il divieto di utilizzo di TikTok nello Stato del Montana dopo che l’azienda cinese aveva fatto causa.