OpenAI potrebbe presto lanciare (si parla di un annuncio fissato per il 9 maggio) una nuova sfida a Google con il lancio di un motore di ricerca basato sulla tecnologia di ChatGPT, che rappresenterebbe una minaccia significativa per il dominio della grande G (e in parte minore di Microsoft con il suo Bing) in questo settore.

Sebbene si sappia poco sui dettagli di questo presunto nuovo motore di ricerca di OpenAI, le voci indicano che sarà basato sull’interazione tramite linguaggio naturale, permettendo agli utenti di porre domande e ricevere risposte da un modello di IA in modo simile a come funzionano già i sistemi come Perplexity e Google Gemini, che integrano dati web in tempo reale nell’IA.

Queste voci derivano soprattutto dalla registrazione del dominio search.chatgpt.com da parte di OpenAI. Inoltre, durante un’intervista del mese scorso, il CEO di OpenAI Sam Altman ha suggerito che ChatGPT potrebbe rappresentare il futuro della ricerca grazie a una stretta integrazione tra i grandi modelli linguistici (LLM) e le funzioni di ricerca online.

Altman ha anche affermato che se OpenAI fosse in grado di creare un motore di ricerca migliore di Google, allora dovrebbero farlo, aggiungendo che l’approccio attuale di Google, con annunci pubblicitari e semplici link, è solo uno dei modi per trovare informazioni, mentre l’IA potrebbe offrire un modo molto più evoluto di aiutare le persone a reperire e agire sulle informazioni di cui hanno bisogno.

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Ci sono diversi modi in cui OpenAI potrebbe strutturare questo nuovo motore di ricerca. Potrebbe infatti seguire un approccio simile a Perplexity, con un chatbot che consente di porre domande e mostra risultati combinando output generati dall’IA e risultati di ricerca web. Oppure potrebbe essere più vicino a Google Gemini, che fornisce analisi dall’IA e link alle fonti di quelle informazioni.

Le voci di corridoio suggeriscono che l’approccio di OpenAI sarà più simile a Google Gemini, integrato in ChatGPT ma con accesso a dati web molto più aggiornati in tempo reale. Per esempio, un utente potrebbe chiedere qual è la canzone più alta in classifica in quel momento e il motore di ricerca fornirebbe il risultato aggiornato istantaneamente.

Uno dei maggiori limiti dei grandi modelli linguistici è infatti il cut-off date, ovvero la data oltre la quale non possono accedere a nuove informazioni a causa dei limiti del processo di addestramento. Integrare l’accesso al web in tempo reale aiuterebbe a superare questo problema, permettendo all’IA di recuperare informazioni aggiornate per poi elaborarle combinandole con i suoi dati di addestramento.

Se OpenAI riuscisse a realizzare con successo questa integrazione tra un potente LLM come ChatGPT e funzioni di ricerca web aggiornate in tempo reale, potrebbe davvero rappresentare una vera e propria rivoluzione nel mondo dei motori di ricerca e un’importante sfida al dominio di Google.