Google continua la sua crociata a favore dell’esperienza di navigazione mobile annunciando una modifica del proprio algoritmo di ranking. Lo scopo è quello di sfavorire e penalizzare le pagine web che, seppur ottimizzate per la navigazione da dispositivi mobile, presentano al loro interno banner e inserti pubblicitari così grandi e invadenti da rendere difficoltosa la lettura e, in generale, da penalizzare notevolmente l’esperienza dell’utente.

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La modifica dell’algoritmo partirà dal prossimo 10 gennaio e, una volta attiva, inciderà negativamente sui risultati di ricerca per queste pagine ritenute non consone a un’esperienza di navigazione mobile ottimale. Per far capire meglio come la pubblicità possa diventare troppo invadente, Google ha rilasciato un paio di chiari esempi. Il primo è quello del classico popup che copre il testo e le immagini sottostanti, mentre nel secondo caso un annuncio interstiziale autonomo può anche non coprire l’intero contenuto della pagina, ma l’utente è costretto a chiudere prima di proseguire l’interazione con la pagina.

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La modifica all’algoritmo però non colpirà quegli elementi ritenuti sempre interstiziali ma inseriti nella pagine per altri motivi. È il caso ad esempio dei banner che coprono una minima parte della pagina, degli annunci riguardanti i cookie e dei sistemi per verificare l’età dell’utente.

Sempre nelle scorse ore infine Google ha deciso di rimuovere l’etichetta “mobile-friendly” introdotta nel 2014, quando i siti che rispettavano le linee guida della grande G per offrire un’esperienza utente ottimale da mobile erano ancora pochi. Oggi invece, con una percentuale di pagine ottimizzate per smartphone e tablet che ha raggiunto l’85% del totale, questa classificazione è diventata in effetti inutile.