Zenith ha rilasciato alcune previsioni sul mercato della pubblicità riprese poi nei giorni scorsi anche dal Financial Times. Stando alla media agency del gruppo Publicis, la pubblicità su mobile è destinata a incrementare così tanto nei prossimi anni da mandare in profonda crisi quella su desktop, che subirà cali ancora più pesanti di quelli della pubblicità sulla carta stampata.

Le previsioni per il 2018 di Zenith parlano infatti di una spesa pubblicitaria su desktop destinata a calare di 10,7 miliardi di dollari per attestarsi attorno agli 88 miliardi di dollari. Di contro l’advertising su giornali e riviste, benché sia stimato in 54 miliardi di dollari nel 2018, perderà “solo” 5 miliardi di dollari in valore. Secondo Zenith la carta stampata è riuscita in qualche modo a tappare le falle più devastanti che si erano aperte tra il 2011 e il 2015 e, benché il comparto sia ancora in sofferenza, si sta assistendo a una piccola ma incoraggiante dinamica di ripresa.

il duopolio Google-Facebook nel 2015 ha raccolto ben il 75% di tutta la spesa pubblicitaria online

Come appena visto invece, la spesa in advertising desktop è destinata a soffrire in modo drammatico la concorrenza spietata di quella mobile, che nel 2018 arriverà a valere qualcosa come 134 miliardi di dollari contro gli 88 miliardi dello scorso anno. Il perché di questo boom non è difficile da capire. Sempre più persone passano il loro tempo su dispositivi mobile snobbando i tradizionali PC e notebook e, come seconda ragione, si sta assistendo a un cambiamento di strategia da parte degli inserzionisti.

Questi infatti preferiscono riservare una parte sempre maggiore del budget in pubblicità per investire nei social media e advertising nativo a scapito dei classici banner, ritenuti ormai fonte di scocciature e fastidi da parte dei consumatori. Un cambio di paradigma che naturalmente ha finito con il favorire soprattutto il duopolio Google-Facebook, che nel 2015 ha raccolto ben il 75% di tutta la spesa pubblicitaria online.

L’advertising digitale è inoltre destinato la prima fonte di entrate per la pubblicità, tanto che secondo eMarketer anche l’advertising televisivo finirà con il soccombere a quello digitale (e quindi in gran parte mobile). Se però lo scorso anno gli introiti pubblicitari derivanti dalla pubblicità in questo settore hanno perso il 5% sul 2014, quest’anno le perdite dovrebbero limitarsi al 1%, segno che anche per i broasdcaster televisivi si sta assistendo a un significativo segnale di ripresa.