F-Secure ha rilasciato un nuovo AdBlocker per incoraggiare chi fornisce contenuti ad adottare pratiche pubblicitarie più rispettose delle persone. La nuova app F-Secure AdBlocker per iPhone e iPad con iOS 9 è uno strumento gratuito che aiuta gli utenti a salvare i propri dati e a navigare più velocemente bloccando il traffico proveniente da server pubblicitari conosciuti.

Il blocco della pubblicità è salito alla ribalta dopo la pubblicazione di un recente rapporto in cui si sostiene che questa pratica costerà agli editori online 22 miliardi di dollari nel 2015. Tuttavia, una recente indagine condotta dai Laboratori di F-Secure spiega che queste pratiche di pubblicità online stanno ‘costando’ agli utenti finali in termini di tempo e dati sprecati.

I ricercatori di F-Secure hanno infatti dimostrato come bloccare il tracciamento da parte di terze parti impatti la navigazione web di molti dei nuovi siti elencati tra i top nel ranking di Alexa, provando inoltre che usare la VPN Freedome di F-Secure per bloccare questo tracciamento riduceva sia il consumo di dati che il tempo di caricamento delle pagine.

“Abbassare il volume durante una pubblicità in TV va bene e i livelli di volume sono spesso regolati per prevenire che le pubblicità siano troppo invasive. Adottare il blocco della pubblicità sui media digitali è solo un modo per dare alla gente una via per abbassare quel rumore” ha dichiarato Sean Sullivan, Security Advisor di F-Secure.

F-Secure AdBlocker rende la navigazione più veloce e permette di risparmiare banda impedendo a Safari e alle app che usano Safari View di caricare annunci pubblicitari. Il prodotto è basato sulle nuove funzionalità di blocco dei contenuti che Apple ha reso disponibili in iOS 9, sfruttando filtri costruiti e mantenuti nel Security Cloud di F-Secure. In questo cloud vi è una lista di server pubblicitari conosciuti e l’app blocca contenuti inviati dai server presenti in questa lista verso dispositivi che hanno installato l’app.

Secondo Sullivan l’intento dietro F-Secure AdBlocker non è eliminare la pubblicità come fonte di guadagno per gli editori digitali, ma incoraggiarli ad adottare pratiche che rispettino i confini delle persone. “La gente chiede la cancellazione dagli annunci pubblicitari perché non vuole essere distratta da un sacco di banner appariscenti, che rallentano la navigazione. Quindi, è auspicabile che il blocco della pubblicità sia visto come un’opportunità per i pubblicitari per creare contenuti che la gente vuole, piuttosto che annunci che la gente ignora o vuole addirittura bloccare.”