InterNetX, compagnia che gestisce attualmente più di 3,8 milioni di domini e ha erogato oltre 13.000 certificati SSL, ha lanciato in Italia la nuova estensione di dominio .SRL. Questo nuovo dominio di primo livello generico (gTLD) è stato creato appositamente per tutte le imprese legalmente registrate come Società a Responsabilità Limitata (S.R.L.).

La forma giuridica S.R.L. è particolarmente diffusa in Sud America, soprattutto in Argentina, Messico, Panama e Paraguay. In Europa le S.R.L. sono piuttosto comuni in Italia e in Spagna; ci sono circa 4 milioni di S.R.L. nel mondo, di cui circa 800.000 in Italia. Questa estensione crea nuove opportunità per le imprese che intendono migliorare la propria visibilità in rete.

Le aziende possono infatti scegliere .SRL per registrare indirizzi web brevi e facili da ricordare, che erano già stati registrati con altri TLD da altre realtà. Inoltre, i requisiti per la registrazione richiedono che solamente le società che operano come S.R.L. possano registrare un indirizzo con questa estensione. Ciò rende .SRL un marchio di qualità che le aziende possono utilizzare per presentarsi sul web come partner affidabili.

Questo nuovo TLD è disponibile in tutto il mondo presso oltre 30 noti registrar, tra cui figurano Register.it, Aruba.it, e 1&1. “Siamo lieti di essere tra i primi registrar a offrire .SRL in Italia. Il nuovo dominio di primo livello fornisce l’opportunità a piccole e medie imprese di farsi trovare più rapidamente su Internet e presentarsi come un partner fidato e competente a propri clienti” ha dichiarato Robert Hoffmann, CEO di 1&1 Internet.

“Molti dei nostri clienti, per lo più piccole e medie imprese, hanno scelto di registrare nomi a dominio che contengono la keyword srl, del tipo www.lamiaimpresasrl.it o .com. È evidente quindi che il .SRL permetterà ancora di più a tutti di comunicare in modo chiaro la propria identità e dare ancora più valore al nome dell‘azienda trovando un dominio rappresentativo, anche nel caso in cui risulti occupato per le estensioni fino a oggi più richieste“ ha aggiunto Claudio Corbetta, CEO di Register.it.