Nonostante abbia faticato fin da subito (e continui a farlo) nel ritagliarsi una fetta significativa nello scenario social, Google+ non è mai stato davvero abbandonato dalla grande G, che presenta anzi diverse novità per la sua piattaforma social con un corposo aggiornamento per l’interfaccia utente per le versioni web e mobile del servizio. Da oggi chi vorrà potrà passare al nuovo design, caratterizzato da una presenza ancor più massiccia di elementi grafici in stile Material e provenienti dalle librerie di Polymer.

Il nuovo layout di Google+, che diventerà a breve obbligatorio, si concentra principalmente sulle funzioni Community e Collections della piattaforma. “Se vi dirigete verso Google+ oggi, vedrete che le cose sembrano un po’ diverse. Dall’ultima volta che abbiamo postato, abbiamo speso un sacco di tempo ad ascoltare ciò che le persone su Google+ avevano da dire. C’erano due caratteristiche a cui tenevano: Community, che ora ha una media di 1,2 milioni di nuovi join al giorno, e Collections, lanciato appena cinque mesi fa in crescita ancor più velocemente. Inoltre il nuovo Google+ è molto più semplice e più mobile-friendly attraverso web, Android e iOS” si legge sul blog ufficiale di Google+.

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Ricordiamo che Community è una feature che consente agli utenti di aprire una comunità tematica online per condividere e comunicare online con altri utenti, mentre Collections funge da raccoglitore di post che corrispondono a un certo interesse, come musica, fotografia, cinema ecc.

Google sta insomma cercando di rendere più immediata, attraente e semplice da usare la sua piattaforma social, che però continua a incontrare parecchie difficoltà a livello di diffusione. Potenzialmente Google+ potrebbe contare su oltre due miliardi di utenti che già utilizzano altri servizi di Google, ma dalle ultime rilevazioni risalente ad aprile risulta come il 90% degli utenti della grande G non abbia mai postato nulla su Google+ e come, rispetto al miliardo di utenti attivi dichiarati da Facebook nello stesso periodo, Google+ nel contasse solo circa 212 milioni.