Oltre ad aver presentato il piano per il futuro della sua piattaforma cloud, nei giorni scorsi Google ha anche annunciato alcune novità per quanto riguarda la sicurezza di Gmail e di Google Docs. Partendo proprio da Gmail, la prima novità si lega al Transport Layer Security (TLS), protocollo per cifrare la posta in transito e non farla intercettare.

Un protocollo che però non è supportato da tutti i provider di posta ed è per questo che Google, da alcune settimane, mostra l’icona di un piccolo lucchetto rosso quando si sta scrivendo un messaggio per destinatari il cui servizio di posta non supporta TLS. Una mossa che a detta della grande G ha già avuto ripercussioni notevoli, tanto da spingere diversi provider di posta elettronica a iniziare a supportare il TLS.

Google però non si è fermata qui e, assieme a Microsoft, Yahoo, Comcast e LinkedIn, ha presentato all’IETF la bozza di SMTP Strict Transport Security (SMTP STS), una nuova specifica che prevede un controllo preventivo del server di posta di destinazione di un messaggio, per verificare che supporti SMTP STS e che il certificato digitale che attesta la sua identità sia valido. In questo modo si garantisce che si stia davvero comunicando con il destinatario previsto e, se qualcuno di questi requisiti non viene soddisfatto, il messaggio non viene inviato.

Google ha potenziato anche la protezione contro il cosiddetto state-sponsored-attack

Inoltre Safe Browsing, la funzionalità di Gmail che segnala la natura sospetta di siti linkati in un messaggio di posta (phishing, malware, ransomware ecc.), è stata estesa a qualsiasi tipo di dispositivo sul quale si utilizza Gmail. Infine, seppur interessi solo lo 0,1% degli utenti di Gmail, Google ha potenziato la protezione contro il cosiddetto state-sponsored-attack, ovvero quegli attacchi che colpiscono per lo più giornalisti, reporter e politici impegnati a indagare su temi scottanti e che per questo vengono presi di mira.

Passando invece a Google Docs, è stata introdotta una funzione con la quale, una volta scaduto il termine di condivisione di un certo documento, l’accesso a quel documento viene bloccato, anche solo per uno o più utenti selezionati in precedenza con i quali si è condiviso il documento. Per ora Google ha introdotto questa novità per un ristretto numero di utenti di Google Drive, Documenti, Fogli e Presentazioni, ma nel giro di due o tre mesi dovrebbero renderla disponibile a livello globale.