E-commerce in Italia 2022, il rapporto di Casaleggio Associati stima un valore del fatturato per 2021 di 64 miliardi di euro, una crescita annuale del 33%, e oltre tre milioni di nuovi clienti entrati sul mercato nel 2020 durante il lockdown. L’imponente fatturato vale una spesa media per e-shopper di 1.608 euro l’anno che vanno però soprattutto all’estero.

Il 67% degli utenti infatti ha acquistato online da siti stranieri e praticamente la totalità ha comprato tramite marketplace: il 95% su Amazon, il 46% su eBay (in discesa dal 52% dell’anno precedente) e il 45% su Zalando.

E infatti in Italia meno del 15% delle imprese guadagna almeno un euro su cento dall’e-commerce. In Europa la media è del 20%, con un picco del 37% in Danimarca. Il mondo cambia ma noi siamo in ritardo e le previsioni dicono che la difficoltà ad adeguarsi ai nuovi canali di vendita farà perdere al comparto del retail italiano 3,7 miliardi di euro nei prossimi quattro anni anche per la compressione dei margini.

Social shopping

Nei settori del tempo libero vale il 48% del fatturato grazie alla crescita del gioco online così come degli acquisti legati agli hobby e allo sport.

Al secondo posto, salgono di una posizione, i Centri Commerciali online con il 22%, mentre causa pandemia il Turismo perde il 58% nel 2020 e guadagna il 29% nel 2021. L’Alimentare, dopo aver guadagnato un +63% nel 2020, nel 2021 ha una crescita ancora importante pari al 37% e rappresenta oggi il 6% del totale fatturato e-commerce italiano.

Le previsioni dicono che in media un sito di e-commerce italiano prevede per il 2022 di crescere del 34,7% in termini di fatturato. A stimare una maggiore crescita è il Turismo (+60%), seguito da Salute e Bellezza (+49%) che ha visto soprattutto il farmaceutico sdoganarsi online e allargarsi ora a prodotti non direttamente correlati al coronavirus.

A seguire si prevede cresceranno di più Alimentare (+37%), Moda (+36%), Casa-Ufficio e Arredamento (+31%), Elettronica di consumo (+28%), Centri commerciali online (+10%).

Il Rapporto evidenzia anche i trend che caratterizzano il settore. Il primo riguarda il Social shopping che diventa live video shopping. I social media che ancora non avevano le funzionalità di acquisto come Twitter le stanno inserendo. Shopify ha stretto una partnership con Tiktok per la vendita online sul social media che ha emulato i servizi già presenti su Facebook e Instagram.

Molti operatori hanno aperto canali ad hoc come Amazon Live e Taobao Live. Walmart, gigante della grande distribuzione che ha iniziato a utilizzare TikTok proprio per vendere i prodotti durante le live. Altri hanno creato canali specializzati come l’italiana Marlene o le statunitensi Bambuser e Livescale.

In crescita anche l’e-commerce vocale. La diffusione degli assistenti vocali ha visto un’accelerazione con il lockdown e si prevede di raggiungere il numero di 8nmiliardi entro il 2023 con un tasso di crescita del 25%.

La diffusione di questi oggetti (in particolare Alexa, Google Assistant e Siri) ha reso molto interessante la vendita di prodotti ad alto tasso di riordino con la voce. Oltre alla possibilità di acquistare su Amazon da Alexa è anche possibile integrarsi come hanno fatto Just Eat e Uber permettendo un acquisto con la semplice richiesta a voce.

Acquisti a voce e realtà aumentata

Dopo i primi esperimenti di integrazione dell’online con i negozi esistenti da parte dei retailer oggi si sta passando al passo successivo progettando gli spazi fisici con un modello di business integrato online.

Ikea ha aperto il suo primo negozio di piccolo formato (4500 m2) a Londra, dove i clienti potranno acquistare fisicamente solo metà dei circa quattromila prodotti esposti. Tutti gli altri potranno essere ordinati per una consegna a casa. Dall’altro lato, chi cerca online su alcuni siti come Ikea, Decathlon e Argos può verificare la presenza di uno specifico prodotto presso il negozio fisico più vicino.

Spazio anche per la realtà aumentata che permette di vedere il prodotto nel suo ambiente definitivo o indossato mentre si sta scegliendo.

Ikea Place App permette di posizionare virtualmente un mobile nella nostra stanza, Dulux Visualizer App crea foto e video della propria stanza con i colori delle pareti ripitturate, Lego Hidden Side fa vedere feature nascoste delle proprie costruzioni, Wanna Kicks ci fa calzate le scarpe da acquistare e Warby Parker scegliere gli occhiali e vedere come stanno addosso.

E poi c’è il Metaverso definito il trend più etereo “ma quello che dal punto di vista marketing potrà avere più effetto per gli operatori che vorranno esplorarne il senso”. Ma siamo ancora ai primi passi.