Radware ha pubblicato la sua analisi estiva dal titolo State of the Union: Ecommerce Page Speed & Web Performance Summer 2015, che mette in evidenza come le vendite online supereranno i 1.700 miliardi di dollari a fine anno. Un business dai numeri sempre più impressionanti, che però continua ad avere diversi punti deboli. I siti web troppo lenti “a caricare” le pagine fanno infatti grande fatica a convertire le visite dei potenziali clienti in vendite.

I dati, riferiti ai 100 più grandi siti di e-commerce al mondo elencati nella classifica Alexa Retail 500, parlano infatti di un 57% di visitatori che abbandonano un sito web se la pagina che stanno consultando non si carica completamente entro 3 secondi. Questo lasso di tempo tra quando l’utente visita la pagina e quando può effettivamente interagire con essa è chiamato Time to Interact (TTI) e, come si può capire facilmente, la sua importanza è fondamentale.

Dal rapporto emerge anche come solo nel 12% dei siti web analizzati si riscontrino quelle caratteristiche di velocità e funzionalità che gli utenti richiedono. La cosa che però sorprende di più è che il 14% dei siti di e-commerce analizzati impiega oltre 10 secondi prima di permettere all’utente di interagire; brutto segnale il fatto che questo dato sia in crescita rispetto al 9% di febbraio.

“Nessun retailer online vorrebbe perdere il 57% del suo traffico, specialmente in un periodo caldo come quello delle prenotazioni estive. I siti di e-commerce devono investire per migliorare la user experience dei loro clienti, il che significa porre attenzione tanto ai contenuti quanto alla velocità generale del sito. Sicuramente è importante aggiungere sempre nuove funzionalità, così come richiedono gli utenti, ma è altrettanto importante che queste nuove funzionalità vadano di pari passo con un miglioramento della velocità di caricamento delle pagine” ha dichiarato Kent Alstad, Vice Presidente di Radware.

La pagina web più lenta tra i siti analizzati ha un TTI di addirittura 34,1 secondi

Quella dell’e-commerce odierno è una tipica situazione del gatto che si morde la coda. Oggi i consumatori vogliono infatti siti web con sempre più funzioni e graficamente sempre più avanzati e curati ed ecco allora immagini ad alta risoluzione, GIF o altri tipi di file animati, JavaScript e animazioni. L’implementazione di tutti questi elementi causa però rallentamenti in fase di navigazione e caricamento delle pagine che appunto allontanano molti potenziali acquirenti.

Interessanti anche gli altri elementi emersi dal rapporto Radware. La dimensione media di una pagina web odierna è di 1945 KB e contiene 169 richieste di collegamento. Il Tempo di Interazione Medio è di 5,5 secondi, considerevolmente superiore ai famosi 3 secondi dopo i quali buona parte degli utenti abbandona il sito. La pagina web più lenta tra i siti analizzati ha un TTI di addirittura 34,1 secondi.

Molti siti web inoltre non hanno ancora implementato le più recenti soluzioni di ottimizzazioni. Nonostante le immagini rappresentino dal 50% al 60% delle dimensioni totali della pagina, 48% dei top 100 siti di e-commerce ha ricevuto una F nei punteggi di webpagetest.org per la compressione delle immagini. Su questo versante Radware offre alcuni consigli per migliorare la situazione.

Non solo precaricare i contenuti nel browser usando una soluzione automatizzata per velocizzare le performance, ma anche ridimensionare le immagini, consolidare i file JavaScript e CSS in file comuni e comprimere il testo usando tecnologie come gzip e altre simili. Cliccando su questo link, è possibile scaricare il report completo e un’utile infografica con i dati più interessanti dello studio.