Secondo quanto riportato da Bloomberg, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (DOJ) chiederà a un giudice di costringere Google a vendere Chrome. ll DOJ chiederà inoltre al giudice di richiedere misure relative anche all’intelligenza artificiale e ad Android.

Chrome, che in genere utilizza la ricerca di Google, raccoglie informazioni importanti per il business degli annunci di Google e si stima che attualmente rappresenti circa i due terzi del mercato globale dei browser. Google, in una dichiarazione del vice presidente dei Regulatory Affairs Lee-Anne Mulholland, ha affermato che il DOJ sta attuando un “programma radicale che va ben oltre le questioni legali di questo caso” e che danneggerebbe i consumatori.

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La mossa sarebbe in effetti uno dei tentativi più aggressivi da parte dell’amministrazione Biden di frenare quelli che ritiene essere i monopoli di Big Tech, ma anche la futura amministrazione Trump potrebbe proseguire su questo solco, sebbene sia ancora troppo presto per dirlo.

Dal canto suo, Google prevede di fare appello una volta che il giudice distrettuale degli Stati Uniti Amit Mehta avrà emesso una sentenza definitiva (probabilmente bisognerà attendere fino ad agosto 2025). 

I procuratori hanno presentato una serie di potenziali rimedi nel caso, dalla fine degli accordi esclusivi in cui Google paga miliardi di dollari all’anno ad Apple e ad altre aziende per fare di Google il motore di ricerca predefinito su tablet e smartphone, fino alla cessione di parti della sua attività, come appunto Chrome e il sistema operativo Android.