Microsoft ha ufficialmente annunciato l’arrivo di Copilot Mode nel browser Edge, introducendo così una nuova modalità basata su intelligenza artificiale che promette di trasformare radicalmente l’esperienza di navigazione sul web. A differenza degli assistenti virtuali passivi, Copilot Mode consente agli utenti di interagire tramite comandi vocali o testuali per automatizzare azioni complesse online, partendo dalla semplice ricerca di informazioni fino all’interazione con servizi web esterni.

“Edge non aspetta più passivamente che voi clicchiate” scrive Sean Lyndersay, vicepresidente di prodotto per Microsoft Edge, in un post ufficiale. “Lavora con voi come un collaboratore, anticipando quello che potreste voler fare, rimuovendo la frizione e semplificando ogni passaggio, sempre nel rispetto dei più alti standard Microsoft in termini di sicurezza, privacy e performance.”

Copilot Mode è già disponibile gratuitamente per un periodo limitato su Edge per Windows e macOS in tutti i mercati dove è attivo Copilot, a condizione che l’utente aderisca esplicitamente alla funzione.

Un nuovo paradigma per i browser

Con questa mossa, Microsoft si inserisce nel trend in rapida crescita dell’integrazione dell’intelligenza artificiale nei browser. L’obiettivo è quello di automatizzare la navigazione multistep e offrire un’esperienza d’uso più fluida, predittiva e personalizzata. In un mercato dominato ancora da Chrome, l’IA potrebbe rivelarsi un’arma decisiva per fidelizzare utenti e limitare la migrazione verso altri browser.

Inoltre, il contesto normativo potrebbe favorire proprio questi scenari. Il Dipartimento di Giustizia statunitense sta spingendo per lo smantellamento del monopolio di Google, con richieste che potrebbero portare alla vendita forzata della divisione Chrome. Ciò apre potenzialmente la porta a una fase di “turbolenza storica” nel mercato dei browser, con spazi per nuovi attori e per chi saprà innovare.

Come funziona Copilot Mode

Copilot Mode non è una semplice chat, ma funziona come un assistente IA completo in grado di ricevere comandi e portare a termine compiti concreti all’interno del browser. L’utente può scrivere o parlare al Copilot per ottenere, ad esempio, un riassunto di una pagina web, la continuazione di una sessione di navigazione lasciata in sospeso o persino la prenotazione di un’attività.

Il tutto avviene nella barra laterale di Copilot in Edge, con un’interazione diretta e senza la necessità di aprire decine di schede. Se è davvero più rapido rispetto a una ricerca manuale resta da dimostrare, ma la comodità e la centralizzazione delle azioni sono indiscutibili.

L’integrazione dell’IA nei browser è ormai una corsa a tappe forzate. Negli ultimi mesi si sono mossi tutti i principali attori. Google ha integrato le API di Gemini in Chrome, Opera ha presentato il browser AI Opera Neon, Brave ha migliorato l’assistente Leo AI con una modalità automatica e Perplexity ha lanciato Comet, browser interamente AI-driven.

Mozilla sta inoltre testando chatbot IA in Firefox e anche OpenAI si appresta a lanciare un proprio browser IA. Perfino agenti AI avanzati come Computer Use di Anthropic o Computer-Using Agent di OpenAI sono già in grado di controllare browser e interagire con servizi web simulando l’uso umano.

copilot edge

Privacy sotto controllo?

Come ogni sistema basato su LLM e integrato nel browser, Copilot Mode solleva dubbi sulla gestione della privacy. Microsoft garantisce che la funzione rispetta pienamente i propri standard in materia, sottolineando che i dati non vengono condivisi senza consenso esplicito e che sono sempre presenti segnali visivi quando Copilot sta leggendo il contenuto dello schermo o utilizzando il microfono.

Inoltre, l’accesso a funzionalità più avanzate come prenotazioni o suggerimenti personalizzati richiede autorizzazioni specifiche, tra cui la lettura della cronologia e l’uso delle credenziali salvate.

Secondo le prime analisi, Copilot Mode sembra attualmente più capace rispetto a Gemini in Chrome, che può sì riassumere contenuti e rispondere a domande, ma non dispone ancora di accesso ad applicazioni o strumenti web. Tuttavia, resta meno avanzato del browser Comet di Perplexity, che può interagire con servizi esterni come Gmail o sistemi CRM, andando ben oltre la semplice navigazione.

È comunque evidente che Microsoft ha posto le basi per un ecosistema IA integrato in evoluzione costante e destinato a diventare sempre più sofisticato con il tempo.