Gartner ha rilasciato le nuove stime sul mercato server con riferimento al primo trimestre 2017. A gennaio, febbraio e marzo il mercato a livello globale ha fatto segnare un calo attorno al 4,5% sia per quanto riguarda il volume di server consegnati, sia per il valore, scesi rispettivamente a 2,6 milioni di pezzi e a 12,5 miliardi di dollari.

Non un grande trimestre insomma e anche l’andamento dei singoli produttori ha riservato luci e ombre. Dell EMC per esempio è cresciuta sia a livello di market share (17,9% contro il 17,1% di un anno fa), sia come server consegnati (+0,5% anno su anno), ma HPE ha lasciato per strada in 12 mesi quasi il 17% di pezzi consegnati, perdendo inoltre quasi tre punti percentuali come quote di mercato (ora è al 16,8%).

Mercato server

Nettamente staccati in classifica invece Huawei (6% del mercato e + 19,7% sul consegnato) e Lenovo, che perde quasi il 27% sulla quota dei pezzi spediti e occupa ora il 5,6% del mercato. In quinta posizione troviamo Inspur Electronics con il 5,4% del mercato e quasi 140.000 server consegnati (+27,3% sul Q1 2016). Chiudono la classifica tutti gli altri produttori con un market share del 48,2% e 1,25 milioni di server consegnati.

Gartner si è interrogata sul perché di questo calo non proprio trascurabile nel corso di 12 mesi. Secondo l’analista Jeffrey Hewitt, che è anche research vice president della società, nonostante l’aumento degli acquisti nel segmento dei data center hyperscale, i segmenti delle grandi aziende e delle PMI sono limitati dal fatto che gli utenti soddisfano i propri accresciuti bisogni applicativi attraverso la virtualizzazione e considerando alternative nel cloud.

Il risultato è che, invece di aggiornare i server già installati o di acquistarne di nuovi, le aziende preferiscono sempre più spesso ricorrere a software di virtualizzazione o a sottoscrivere nuovi servizi IaaS, a tutto vantaggio della flessibilità anche a livello di spesa.