In occasione del trentesimo anniversario dei server ThinkSystem – i primi server a basso costo con architettura x86 lanciati al tempo da IBM con il marchio SystemX – Lenovo ha annunciato il più vasto aggiornamento della sua storia al portfolio di soluzioni per l’infrastruttura IT V3.

Sono più di 50 i prodotti nuovi o aggiornati si inseriscono nelle tre linee ThinkSystem, ThinkAgile e ThinkEdge coprendo tutta la gamma: server general purpose, storage, nodi per infrastrutture iperconvergenti, sistemi ingegnerizzati e per edge computing.

Le principali novità riguardano il supporto delle più recenti generazioni di processori AMD EPYC, Intel Xeon Scalable e Arm, delle GPU AMD Instinct e NVIDIA e del software NVIDIA AI Enterprise. Vengono introdotte anche le memorie DDR-5 e la quinta generazione di PCI I/O, oltre a nuove soluzioni per lo storage e l’accelerazione per il calcolo e la rete.

nuovi server lenovo thinksystem 2022

I nodi per infrastruttura iperconvergente ThinkAgile, disponibili in linee specifiche per il supporto delle architetture di orchestrazione di Microsoft, VMware e Nutanix e anche in modalità Infrastructure as a Service TruScale, permettono un’estensione al cloud semplificata e integrata. Ta le novità troviamo tre nuove soluzioni dedicate ad Azure: SQL for AI and Machine Learning Insights, Backup and Recovery e Azure Virtual Desktop.

Meno consumi ed emissioni con raffreddamento ad acqua e nuovi imballaggi

Presentata anche la quinta generazione di Lenovo Neptune, la tecnologia di raffreddamento aria/acqua e acqua/acqua, introdotta su un maggior numero di modelli e di recente anche con raffreddamento diretto della GPU dei singoli nodi. Secondo Lenovo, grazie all’efficacia del raffreddamento ad acqua e al riciclo in loop dell’acqua calda, i clienti potranno ridurre i consumi energetici fino al 40 percento, ed abbattere quindi i costi e le emissioni di CO2.

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Sempre sul fronte della sostenibilità, una nuova tecnica di imballaggio premetterà di spedire interi rack di server preinstallati, permettendo di risparmiare oltre 3,5 milioni di chili di cartone, contribuendo a realizzare l’obiettivo di Lenovo, che è di raggiungere le zero emissioni entro il 2050.

XClarity One: un software per domarli

Le infrastrutture IT, oggi sempre più distribuite su un territorio che va dall’edge al data center e verso diversi cloud, stanno diventando più complicate da gestire. Una configurazione non ottimale può generare costi imprevisti o problemi di sicurezza e continuità del servizio.

Per ovviare a questi problemi, Lenovo a presentato XClarity One, nuova versione del suo software di gestione e monitoraggio dell’intera infrastruttura. Disponibile anche come servizio cloud, XClarity One integra le funzioni TruScale Infrastructure-as-a-Service (IaaS), Management-as-a-Service e Smarter Support analytics in un portale unificato che permette di gestire l’orchestrazione, la distribuzione, l’automazione, il metering e l’assistenza IT su tutta l’infrastruttura, offrendo visibilità su prestazioni, costi di utilizzo, collocazione dei dati e analisi del supporto.

Potenziate anche le funzionalità del sistema ThinkShield Security, Lenovo Modular Root of Trust permette di rilevare modifiche e manomissioni alle configurazioni mentre Lenovo System Guard garantisce una maggiore sicurezza tra produzione, consegna e distribuzione, rilevando eventuali manomissioni che possono avvenire lungo la catena di fornitura. Lenovo sottolinea comunque che grazie a 35 stabilimenti di produzione, tra cui quello recentemente inaugurato su territorio europeo a Ullo, in Ungheria, è in grado avere una catena distributiva molto corta, riducendo i rischi di ingerenze improprie tra la produzione e la consegna al cliente.