Tra le novità: protezione sul firmware, profili d’uso specifici in base al workload e processori Intel spremuti al massimo della frequenza #NewComputeExperienceHPE ha annunciato la decima generazione dei propri server, con una gamma completa dalle piccole e medie imprese fino ai sistemi iperconvergenti. Un annuncio che segue da vicino una recente ricerca di IDC, secondo la quale circa un terzo delle PMI con 50 o più dipendenti prevede di aggiornare server e infrastrutture di rete entro i prossimi 12 mesi come priorità assoluta in ambito IT.

Dopo un periodo di riorganizzazioni e cessioni di alcuni rami dell’azienda, spesso con operazioni di spin-off e fusione con altre organizzazioni), HPE è ora più focalizzata sui propri scopi e sul rilancio dell’innovazione.

Stefano Venturi, amministratore delegato di HPE Italia e Corporate Vice President, ha affermato che per farlo, l’azienda si concentrerà su tre sfide principali:

  1. Hybrid IT, con utilizzo misto di infrastrutture proprietarie e cloud;
  2. Intelligent Edge, per concentrare e analizzare in locale i dati provenienti da IoT prima di inviarli in forma sintetica alle infrastrutture centrali o al cloud;
  3. Servizi ai propri clienti e partner

HPE Generation 10: open standard, sicurezza e tecnologie esclusive

Venturi ha ribadito l’impegno di HPE per il supporto degli open standard e delle tecnologie open source ovunque possibile, e ha annunciato un impegno ancor più forte sul fronte della sicurezza. In particolare, i server Generation 10 includono uno strumento per rendere inefficace una categoria di attacchi molto difficili da identificare e fermare con gli attuali strumenti anti malware: gli attacchi indirizzati al firmware delle macchine.

Sui nuovi server, ogni firmware valido è identificato da una firma digitale. Se viene rilevato un cambiamento nel codice, il server è in grado di ripristinare l’ultima versione valida, oppure la configurazione di fabbrica, con un impatto minimo sul servizio.

Altre nuove funzionalità dei server HPE di decima generazione sono state illustrate da Fabio Tognon, Country Manager Server Division di HPE Italia, e sono state sviluppate in stretta collaborazione con Intel:

  • Workload Matching: è possibile impostare i server con un solo comando per configurarsi in base a diversi 14 profili di utilizzo, adatti a carichi di lavoro specifici, semplificando l’operatività degli IT manager e mettendo a disposizione configurazioni “best practice” tra cui scegliere;
  • Jitter Smoothing: quando i processori Intel lavorano oltre la frequenza nominale, in modalità Turbo Boost, si hanno delle lievi oscillazioni di frequenza che introducono dei freeze momentanei (qualche decina di millisecondi) a livello delle applicazioni. Questa tecnologia è in grado di stabilizzare la frequenza, garantendo un funzionamento più fluido alle applicazioni;
  • Core Boosting: un ulteriore innalzamento delle prestazioni, oltre le velocità Turbo Boost, che può permettere di ottenere un incremento del 5-10% delle prestazioni. Per questa tecnologia è necessario che la macchina sia in grado di fornire livelli di alimentazione e raffreddamento superiori alla media, ed è quindi è disponibile solo sulle macchine di fascia più alta. Secondo Tognon, il Core Boosting può permettere di gestire fino al 10% di macchine virtuali in più sullo stesso processore, permettendo di ottenere risparmi anche sulle licenze di quei software il cui prezzo è legato al numero di core fisici.

Un’ulteriore innovazione nei server Generation 10 è legata all’uso di memorie RAM Non Volatili. Attualmente, i banchi di memoria NVDIM hanno un taglio massimo da 16 GB, cosa che limita la quantità di memoria installabile su una singola scheda. HPE ha quindi aggiunto una funzione UPS in grado di alimentare i più capienti banchi di memoria tradizionali. In questo modo è possibile installare fino a 3 TB di memoria non volatile su server selezionati.

La gamma HPE Generation 10

Per le medie aziende che hanno bisogno di applicazioni business più veloci, HPE offre diverse novità all’interno del proprio portfolio flash: un nuovo e più potente storage array HPE MSA, i flash array HPE Nimble Storage e un sistema iperconvergente all-flash HPE SimpliVity 380 Gen 10 ancora più economico. Completa questi nuovi sistemi all-flash il nuovo switch HPE StoreFabric M-Series per connettività Ethernet e storage di rete.

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Switch HPE StoreFabric M-Series

Le organizzazioni di medie dimensioni che vogliano adottare server industry standard possono contare sui sistemi HPE ProLiant ML110 Gen10, ProLiant ML350 Gen10 e ProLiant DL580 Gen10.

Scendendo più nel dettaglio, la nuova Hyperconverged Infrastructure (HCI) HPE SimpliVity 380 con funzionalità integrate di data protection, disaster recovery, deduplication e compression viene offerta con configurazioni SimpliVity 380 entry-level ad un costo inferiore del 20% rispetto al prezzo di mercato, secondo l’azienda. Tali soluzioni offrono tutti i vantaggi della tecnologia all-flash, con performance pari al doppio delle hybrid solution a metà della latenza.

La piattaforma HPE Nimble Storage Predictive Flash, che comprende un engine analitico molto avanzato, è dedicata ai clienti che ricercano una vera soluzione all-flash di nuova generazione. L’analisi predittiva InfoSight è in grado di affrontare oltre l’86% delle problematiche storage prima che possano verificarsi e consente un livello di disponibilità misurato pari al 99,9999%.

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Server ProLiant DL580 Gen10

Gli switch HPE StoreFabric M-series permettono invece di implementare un’infrastruttura di rete ad alte prestazioni per flash a costi accessibili, offrendo un networking ottimizzato per flash attraverso connessioni iSCSI standard. I clienti MSA, Nimble, 3PAR e SimpliVity possono contare su soluzioni flash in grado di fornire elevate performance per app e utenti attraverso una architettura di rete per tempi di latenza estremamente bassi a prezzi tra migliori sul mercato.

I server ProLiant ML110 Gen10, ProLiant ML350 Gen10 e ProLiant DL580 Gen10 si segnalano per un elevato grado di protezione contro gli attacchi diretti al firmware e, in combinazione con ClearOS, rendono l’IT più semplice, sicuro e accessibile per PMI e ROBO. HPE OfficeConnect OC20 è infine una soluzione Wi-Fi progettata per aziende prive di risorse IT dedicate, che consente di implementare una rete Wi-Fi sicura, affidabile e business-grade in modo semplice attraverso un’app mobile intuitiva.