Era lo scorso dicembre quando Qualcomm, non senza sorpresa, annunciava una novità importante nel mercato dei processori per server dominato da Intel grazie a un chip ARM dotato di ben 48 core realizzato con processo a 10 nanometri FinFET (un primato assoluto nel mercato server). L’approdo ai 10 nanometri ha permesso a Qualcomm di aumentare l’efficienza per area del 30%, di ottenere il 27% di prestazioni in più e fino al 40% di consumi in meno rispetto al precedente processo a 14 nanometri.

Oggi, quasi un anno dopo, Qualcomm ha annunciato di aver iniziato le spedizioni della nuova famiglia di processori server Centriq 2400, soluzioni pensate per contrastare il dominio della piattaforma Intel Xeon. Il nuovo chip Qualcomm integra fino a 18 miliardi di transistor in un’area di 398 millimetri quadrati e il produttore americano ha annunciato tre modelli da 40 (Centriq 2434), 46 (Centriq 2452) e 48 core (Centriq 2460), tutti basati su piattaforma ARM 64 bit (v8-compliant) con design custom chiamato Falkor.

Centriq 2400

I processori integrano fino a 60 MB di cache L3 e un controller DDR4 a sei canali (2667 MHz) con possibilità di gestire fino a 768GB di RAM. A bordo troviamo poi 32 linee PCI-E gen 3.0 affiancate da 6 controller PCI-E, con consumi che vanno dai 110W di TDP del Centriq 2434 ai 120W del Centriq 2460.

Attendiamo ancora ulteriori dettagli sui prezzi, sulla disponibilità su larga scala e sulle differenze prestazionali rispetto ai diretti concorrenti rappresentati dai più recenti Intel Xeon e AMD Epyc, ma già ora questi processori progettati per i data center cloud fanno ben sperare soprattutto a livello di consumi, considerando come l’Intel Xeon Platinum 8180 con 28 core abbia un TDP di ben 205W.