Al CES 2019, oltre ad AMD di cui vi abbiamo riportato ieri le principali novità, è presente anche Intel, che nei prossimi mesi lancerà sul mercato la sua nuova piattaforma per PC portatili con il primo processore Intel a 10nm prodotto in volumi elevati (nome in codice Ice Lake).

Realizzato con la nuova microarchitettura di CPU Sunny Cove presentata in dettaglio il mese scorso durante l’Architecture Day, Ice Lake offrirà un nuovo livello di integrazione tecnologica su piattaforma client grazie alla nuovissima architettura grafica integrata di undicesima generazione, supporterà la tecnologia Intel Adaptive Sync, offrirà frame rate fluidi e sarà in grado di supportare oltre 1 TFLOP di prestazioni per un’esperienza più ricca con il gaming e la creazione di contenuti.

La nuova piattaforma per PC portatili è anche la prima a integrare Thunderbolt 3 e il nuovo standard wireless Wi-Fi 6, oltre al set di istruzioni DL Boost per accelerare i carichi di lavoro dell’intelligenza artificiale. Ice Lake racchiude tutto ciò non dimenticandosi dell’autonomia e punta a rendere possibili design ultra sottili e ultra portatili con prestazioni e reattività avanzate, consentendo agli utenti di usufruire di un’esperienza di computing di alto livello. I nuovi dispositivi dei partner OEM di Intel con a bordo processori Ice Lake appariranno sugli scaffali dei punti vendita entro fine anno.

Intel ha anche fornito un’anteprima di una nuova piattaforma client (nome in codice Lakefield) caratterizzata da un’architettura di CPU ibrida con la nuova e innovativa tecnologia di packaging 3D Foveros. Lakefield prevede cinque core, combinando un core Sunny Cove a 10 nm ad elevate prestazioni con quattro core basati su processore Intel Atom in un minuscolo package, che offre efficienza a basso consumo unitamente a grafica e altre IP, I/O e memoria.

Il risultato è una scheda più piccola, che offre agli OEM maggiore flessibilità per i design con fattore di forma sottile e leggero e che racchiude tutta la tecnologia che gli utenti si aspettano da Intel, tra cui lunga durata della batteria, prestazioni e connettività. L’entrata in produzione di Lakefield è prevista sempre per quest’anno.

Spazio poi a Project Athena, un programma di innovazione che mira a introdurre sul mercato una nuova classe di notebook avanzati. Combinando prestazioni, durata della batteria e connettività all’avanguardia in design sottili e accattivanti, i primi notebook Project Athena dovrebbero essere disponibili nella seconda metà del 2019 con sistemi operativi Windows e Chrome.

Ideato per rendere possibili nuove esperienze e sfruttare le tecnologie di prossima generazione, tra cui il 5G e l’intelligenza artificiale, Project Athena crea un percorso per accelerare l’innovazione dei notebook grazie a specifiche annuali che illustrano i requisiti della piattaforma, a una nuova esperienza utente e obiettivi di benchmark definiti da modelli di utilizzo del mondo reale, a un ampio supporto di co-engineering e percorsi di innovazione e, infine, a una collaborazione dell’ecosistema per accelerare lo sviluppo e la disponibilità dei principali componenti dei notebook.

Basate su ricerche approfondite per comprendere come gli utenti utilizzano i loro dispositivi e le sfide che devono affrontare, le specifiche annuali combinano le aree chiave dell’innovazione per offrire notebook appositamente creati per aiutare gli utenti a concentrarsi, adattarsi ai vari ruoli della vita ed essere pronti a tutto. I partner di Project Athena includono, tra gli altri, Acer, Asus, Dell, Google, HP, Innolux, Lenovo, Microsoft e Samsung.

L’ultimo annuncio di Intel al CES 2019 riguarda i nuovi processori Intel Core di nona generazione lanciata lo scorso ottobre (ricordiamo il modello di punta di fascia desktop i9-9900K). La disponibilità del primo dei nuovi processori Intel Core di nona generazione per PC desktop è prevista a partire da questo mese, con nuovi modelli in arrivo nel secondo trimestre di quest’anno.

Più precisamente i nuovi modelli sono:

Core i3-9350KF (GPU disattiva, moltiplicatore sbloccato)
Core i5-9400 (GPU attiva, moltiplicatore bloccato)
Core i5-9400F (GPU disattiva, moltiplicatore bloccato)
Core i5-9600KF (GPU disattiva, moltiplicatore sbloccato)
Core i7-9700KF (GPU disattiva, moltiplicatore sbloccato)
Core i9-9900 KF (GPU disattiva, moltiplicatore sbloccato)

In realtà le vere e proprie novità sono rappresentate dai primi due, mentre gli altri processori sono varianti dei modelli già disponibili. Il Core i3-9350KF, che è anche il primo chip i3 della nona generazione, è un quad-core con 8 MB di cache e un TDP di 91 W, frequenza base di 4 GHz (4,6 GHz in modalità boost).

Il Core i5-9400 è invece la versione con TDP più basso (65 W invece di 95) del Core i5-9600K. Parliamo comunque sempre di un processore esacore ma con frequenze leggermente più basse del modello precedente (2,90-4,10 GHz contro 3,70-4,60 GHz) e lo stesso vale per la GPU integrata, che può raggiungere un clock di 1,05 GHz rispetto agli 1,15 GHz del modello più potente.

Da sottolineare infine come cinque dei sei nuovi Intel Core di nona generazione (a parte appunto l’i5-9400) abbiano la GPU disattivata. Questo per due motivi. Il primo è che chi ha già una scheda video discreta (o comunque ha in progetto di acquistarne una) può comprare uno di questi processori a un prezzo più basso. L’altro è che Intel, in caso di processori usciti dalla produzione con GPU difettosa, può comunque metterli sul mercato con la sola parte CPU funzionante.