AMD ha approfittato del CES 2019 di Las Vegas (che si è già aperto ieri con i primi annunci) per presentare i suoi nuovi processori Ryzen Mobile per notebook con GPU Vega integrata. Si tratta di sei modelli di seconda generazione (tutti realizzati con processo produttivo a 12 nm) divisi equamente tra due Ryzen 3, due Ryzen 5 e due Ryzen 7.

I primi due hanno un TDP di 15W. Il Ryzen 3 3200U integra 2 core e 4 thread, oltre ad una GPU Vega dotata di 3 core a 1200 MHz di frequenza e 5MB di cache L2 e L3, mentre sul Ryzen 3 3300 U troviamo 4 core fisici e 4 thread, con GPU Vega a 6 core con frequenza di 1200MHz e 6 MB di cache L2 e L3.

Per il quad-core Ryzen 5 3500U si parla sempre di consumi molto bassi (TDP di 15W), ma in questo caso si passa a 8 thread, con una frequenza base di 2.1GHz, un boost clock di 3,7GHz e 6MB di cache, mentre la GPU Vega fornisce 8 core e una frequenza di 1200MHz. Passando invece al Ryzen 5 3550H, notiamo un incremento dei consumi TDP di 35W), che assicura il mantenimento per più tempo delle frequenze di clock più elevate.

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Spazio poi ai Ryzen 7 3700U e 3750H. Anche in questo caso le differenze tra i due stanno nel TDP (rispettivamente 15W e 35W) e parliamo sempre di processori quad-core con 8 thread ma questa volta con clock massimo fino a 4 GHz e una GPU Vega con 10 core a 1400MHz. C’è infine un’opzione per i notebook di fascia bassa rappresentata dall’Athlon 300U, processore dual-core a 4 thread con TDP di 15W, frequenze fino a 3.3 GHz e GPU Vega con 3 core e 1000 MHz di frequenza.

Attendiamo ulteriori dettagli su prezzi e disponibilità, non prima però di aver citato altri due SoC rivolti però a dispositivi portatili in stile Chromebook. Processori quindi di fascia bassa che vanno a competere con le proposte di Intel delle serie Pentium e Celeron.

Nello specifico parliamo degli AMD A6-9220C e A4-9120C. Realizzate entrambi con processo produttivo a 28nm, queste due APU integrano rispettivamente anche una GPU Radeon Graphics R5 e R4, si limitano a un TDP di soli 6W (a tutto beneficio dell’autonomia) e, stando ai primi benchmark, aspettiamoci prestazioni superiori alla concorrenza (sempre in fascia bassa) un po’ in tutti i reparti.