Nelle scorse ore è andato in scena l’evento Scary Fast di Apple che, come da anticipazioni (e dal nome stesso), si è concentrato sull’annuncio dei nuovi tre SoC proprietari M3: M3, M3 Pro e M3 Max. Potremmo vedere anche un M3 Ultra nel 2024 per il Mac Studio di prossima generazione e, in tal caso, si tratterà di due M3 Max in un unico pacchetto multi-die.

Per ora concentriamoci però su questi tre nuovi modelli realizzati con un processo produttivo a 3 nm che sembrano costruiti sulla stessa architettura dell’A17 Pro visto a bordo degli iPhone 15 Pro e Pro Max (almeno per quanto riguarda la GPU e il motore multimediale). Parlando di CPU, i core ad alte prestazioni sono circa il 15% più veloci di quelli dell’M2 e il 30% più veloci di quelli dell’M1. I core di efficienza sono stati ulteriormente migliorati e sono più veloci del 30% rispetto a quelli dell’M2 e del 50% rispetto a quelli dell’M1.

La GPU ha invece ricevuto un incremento più marcato (2,5 volte più veloce rispetto a quella del SoC M1 nelle applicazioni di rendering professionali), grazie a una nuova tecnologia di “caching dinamico” che permette all’hardware di gestire in modo continuo la quantità di RAM riservata alla GPU, invece di far sì che siano le applicazioni a determinarne la quantità al momento della compilazione. La GPU supporta anche gli shader mesh e l’accelerazione hardware del ray-tracing. Il motore multimediale supporta gli stessi codec dell’A17 Pro, tra cui H.264, HEVC, ProRes ProRAW e la decodifica AV1.

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Miglioramento anche per il Neural Engine, l’hardware dedicato all’accelerazione delle attività di IA e machine learning. Se però il salto prestazionale da M1 a M2 è stato enorme, passando da M2 a M3 l’incremento di velocità è stato quantificato da Apple in un +15% rispetto al Neural Engine dell’M2 e del 60% rispetto a quello dell’M1.

L’M3, che può gestire fino a 24 GB di RAM, ha una CPU a 8 core (quattro core per le prestazioni e quattro core per l’efficienza) e una GPU “fino a” 10 core. Con l’M3 (fino a 36 GB di RAM) si passa a 6 core per l’efficienza e 6 per le prestazioni (l’M2 Pro aveva invece 8 core per le prestazioni e 4 per l’efficienza), mentre la GPU ha fino a 18 core, uno in meno rispetto all’M2 Pro, anche se Apple afferma che sarà più veloce del 10% rispetto alla GPU dell’M2 Pro e del 40% rispetto alla GPU dell’M1 Pro. Il modello top di gamma M3 Max integra invece una CPU da 16 core (4 di efficienza e 12 di prestazioni) e una GPU fino a 40 core, due in più rispetto a M2 Max; supporta inoltre fino a 128 GB di RAM, un deciso passo avanti rispetto ai 96 GB di M2 Max.

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La gamma di SoC M3 debutterà nei nuovi MacBook Pro disponibili dal 7 novembre ma prenotabili già da oggi, che saranno identici a quelli dello scorso anno con le uniche differenze dei nuovi chip e di un aumento del 20% della luminosità dello schermo in modalità SDR (da 500 nits a 600 nits). Il MacBook Pro da 14’’ con SoC M3 parte da 2049 euro, che diventano 2599 euro per la versione con M3 Pro e 4099 per quella con SoC M3 Max. Prezzi logicamente ancora più alti per i MacBook Pro da 16’’: si parte infatti da 3099 euro per quello con M3 Pro e da 4349 euro per il modello con M3 Max, che nella variante più costosa (128 GB di RAM e SSD da 8 TB) arriva a 8629 euro.

La gamma M3 arriverà anche sul nuovo iMac da 24“, che secondo Apple è fino a 2 volte più veloce rispetto a alla versione con M1 (l’iMac ha saltato la generazione M2). L’iMac con GPU 8-core sarà in vendita a partire da 1.629 euro nella versione con CPU 8-core, 8GB di RAM, SSD da 256GB, due porte Thunderbolt, una Magic Keyboard e un Magic Mouse. Per l’iMac con GPU 10-core si parte invece da 1.859 euro; in questo caso troviamo due porte USB 3 aggiuntive, una Magic Keyboard con Touch ID e Gigabit Ethernet.