Nonostante l’ascesa dei tablet in configurazione ibrida (o 2-in-1), ci sono ancora diversi buoni motivi per acquistare un PC portatile, anche perché in molti casi un display da 13’’ in su e un hardware necessario a svolgere operazioni particolarmente pesanti rimangono ancora oggi prerogative di un laptop. Abbiamo quindi voluto elencare in questo speciale le caratteristiche di cui si dovrebbe tener conto nella scelta di un laptop adatto alle proprie esigenze, iniziando dal prezzo.

Ok il prezzo è giusto

Se un PC portatile non serve ad altro che a leggere email, navigare sul web e creare/modificare documenti, basta anche un laptop a basso prezzo, attorno ai 350-400 euro. Abbiamo pubblicato qui una rassegna dei migliori pc portatili economici, se questo è quel che state cercando. In questo articolo vogliamo però parlare di notebook adatti all’uso lavorativo, che hanno bisogno di caratteristiche particolari.

Salendo attorno ai 600 euro, e magari approfittando di qualche offerta, ci si porta invece a casa un laptop già di discreto livello, sebbene le specifiche tecniche potrebbero rimanere quelle di un modello entry-level. Qualche esempio? Processori non molto potenti, poco storage, display non Full HD e peso e spessore elevati, che rendono il computer molto poco portatile.

Un prodotto di questo tipo è adatto a chi deve spostarlo solo saltuariamente, magari all’interno dello stesso edificio. Molto meno a chi passa gran parte del tempo fuori ufficio. Non è solo una questione di peso, ma anche di robustezza dei materiali e qualità della costruzione.

Avvicinandosi invece ai 900 euro, si inizia a fare sul serio. Processori di buon livello, SSD che cominciano a farsi capienti, buon quantitativo di RAM, display Full HD (e anche qualcosa di più) e materiali di costruzione premium, con impiego del metallo al posto della plastica per lo chassis.

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Display

Se abbiamo citato spesso il display, è perché si tratta di uno degli elementi fondamentali nella scelta di un laptop. Per le dimensioni si possono trovare modelli con schermo da 11’’ fino a 17’’. Naturalmente i primi sacrificano l’usabilità a favore della massima portabilità tra peso e dimensioni, cosa da tenere in seria considerazione se ci si sposta tantissimo con il proprio PC portatile sempre al seguito.

Un laptop da 17’’ funge invece da desktop replacement ed è davvero poco adatto a essere portato in giro tutto il giorno. Più scomodo certo, ma le sue dimensioni generose significano spesso più connessioni, tastiere più grandi e pratiche e anche la presenza di un drive ottico, ormai sempre più difficile da trovare nei laptop più piccoli e sottili.

A nostro avviso, almeno che non siate interessati a questi due estremi, il compromesso ideale tra usabilità e portabilità rimane un display da 13’’ e non è un caso se diversi tablet ibridi, come l’iPad Pro o il Surface Pro 4 di Microsoft, abbiano un display con una diagonale simile.

Per quanto riguarda invece la risoluzione, a livello entry-level la maggior parte dei laptop odierni non vanno oltre i 1366×768 pixel, ma per passare a un display Full HD la spesa in più non è eccessiva, mentre salendo oltre i 1080p si può optare anche per un display 4K, sebbene a nostro avviso si tratti di una scelta molto elitaria e, per la maggior parte dei casi, tutt’altro che necessaria.

Considerate poi che un display touch ha un costo in più e al momento, almeno che non vogliate rinunciare ad alcune feature particolari o se proprio volete avere una transizione indolore tra il tablet che utilizzate per svago e il laptop che invece vi serve per lavoro, l’opzione touch aggiunge molto poco.

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Storage

Anche passando allo storage, ci sono diverse alternative tra cui scegliere. Una soluzione SSD, sebbene più costosa e nonostante uno spazio a disposizione inferiore rispetto agli HDD tradizionali, assicura velocità e prestazioni molto elevate. Scegliendo quindi un PC portatile con SSD e abbinando eventualmente un Hard Disk esterno USB 3.0 per conservare gran parte dei dati, si ha in cambio un laptop reattivo, scattante e adatto a qualsiasi esigenza lavorativa.

Se invece volete risparmiare e per i lavori più pesanti utilizzate un desktop, allora un HDD tradizionale va più che bene; in questo caso, viste le poche differenze di prezzo, puntate subito su un modello con HDD da 1 o 2 TB a seconda di quanto materiale volete conservare tra video, musica o videogiochi.

Se siete quasi sempre connessi a internet, non disdegnate poi i servizi di cloud storage, visto che alcuni di essi, tra promozioni e piccoli “trucchetti” leciti, possono offrire gratuitamente anche fino a 100 GB di spazio sul cloud, per non parlare dei piani da diversi TB o addirittura illimitati.

Anche la RAM è importante ai fini prestazionali. Ormai, almeno che non vogliate un Chromebook, 4 GB di RAM sono il minimo indispensabile con Windows e macOS, ragione per cui vi consigliamo di puntare direttamente a un laptop con 8 GB o, se ve lo potete permette, con 16 GB. Risparmiare sulla RAM non è comunque consigliabile ed eventualmente rinunciate a qualche altra feature meno importante.

Processori

Se ormai si iniziano a vedere in commercio i primi laptop con processor Intel Core di settima generazione della famiglia Kaby Lake, sugli scaffali dei negozi troverete soprattutto laptop con i processori di sesta generazione e, almeno che non dobbiate utilizzare software complessi o giocare ai massimi livelli, non avrete bisogno di una CPU top di gamma.

Intel Core i3 e Core M rappresentano la scelta entry-level, mentre i Core i7 sono adatti a configurazioni di fascia alta, con i Core i5 che invece rappresentano la perfetta via di mezzo sia a livello di prestazioni, sia come prezzi.

I migliori notebook business per il 2017

Questa lista sarà aggiornata nel tempo quando saranno disponibili recensioni di nuovi prodotti.