AI PC: entro il 2025 un terzo dei computer sarà dotato di intelligenza artificiale in locale

Secondo le ultime previsioni di Gartner, le spedizioni globali di PC dotati di intelligenza artificiale (AI PC) raggiungeranno i 77,8 milioni di unità nel 2025, arrivando a costituire il 31% del mercato complessivo. Si tratta di un cambiamento epocale per il settore destinato ad accelerare ulteriormente nel 2026, quando gli AI PC raggiungeranno i 143 milioni di unità e rappresenteranno oltre la metà del mercato mondiale. Entro il 2029, questi PC diventeranno invece lo standard di riferimento.
Un’adozione rallentata ma inevitabile
Secondo Ranjit Atwal, Senior Director Analyst di Gartner, l’adozione degli AI PC nel 2025 sarà leggermente più lenta del previsto, principalmente a causa dei dazi e del clima di incertezza che induce aziende e consumatori a rinviare gli acquisti. Tuttavia, chi investe in questa tipologia di dispositivi lo fa per prepararsi a un futuro in cui l’integrazione dell’IA direttamente “at the edge”, cioè sul dispositivo, diventerà sempre più pervasiva.
I dati previsionali di Gartner parlano chiaro: se infatti nel 2024 gli AI PC rappresentavano il 15,6% del mercato, nel 2025 la quota raddoppierà arrivando al 31% e nel 2026 supererà la soglia del 54%. Guardando più da vicino, la crescita riguarda soprattutto i portatili: entro il 2026 gli AI laptop rappresenteranno infatti il 58,7% del mercato, mentre i desktop arriveranno al 42,1%.
Differenze tra consumatori e aziende
Le scelte di adozione degli AI PC variano tra il pubblico consumer e quello business, principalmente in base alle piattaforme di processore disponibili. Gartner prevede che i laptop basati su architettura Arm guadagneranno terreno soprattutto tra l’utenza consumer, man mano che le problematiche di compatibilità applicativa verranno superate.
Nel segmento aziendale, invece, rimane più forte la preferenza per l’architettura x86 su Windows, che nel 2025 dovrebbe costituire il 71% del mercato dei laptop AI business, contro il 24% dei dispositivi Arm. Questo dato conferma come le imprese privilegino ancora soluzioni consolidate e compatibili con le infrastrutture software già in uso, pur restando aperte a un progressivo bilanciamento tra le due piattaforme.
Il ruolo chiave degli SLM per gli AI PC
Un fattore decisivo per l’espansione degli AI PC sarà lo sviluppo e la diffusione degli Small Language Models (SLM). A differenza dei grandi modelli linguistici basati sul cloud (LLM), gli SLM possono essere eseguiti direttamente sul dispositivo, garantendo una serie di vantaggi tra cui tempi di risposta più rapidi, minore consumo energetico, riduzione della dipendenza dai servizi cloud e maggiore sicurezza dei dati, che restano in locale.
Secondo Gartner, entro la fine del 2026 il 40% dei vendor software darà priorità agli investimenti in funzionalità IA direttamente sui PC, un balzo notevole rispetto al 2% del 2024. Questo significa che in pochi anni gli utenti potranno contare su applicazioni capaci di sfruttare appieno la potenza dei modelli IA locali, con un impatto significativo sia sulla produttività, sia sulla protezione della privacy.
Il futuro degli AI PC tra personalizzazione e software-defined
Guardando avanti, il successo degli AI PC non dipenderà soltanto dall’hardware, ma anche dalla capacità dei produttori di proporre soluzioni software-defined orientate all’utente. Secondo Atwal, la chiave sarà la personalizzazione, consentendo agli utenti di configurare il proprio dispositivo con applicazioni, funzioni e strumenti su misura per le loro esigenze specifiche.
Più gli utenti interagiranno con i PC dotati di IA, più i vendor potranno comprendere preferenze e abitudini, migliorando continuamente l’esperienza offerta e consolidando la fedeltà al brand. In questo senso, gli AI PC non rappresentano solo una nuova categoria di prodotto, ma anche un ecosistema in evoluzione destinato a ridisegnare i rapporti tra utenti, software e produttori.