Le vendite di server sono rimaste stabili nel secondo trimestre del 2015, nonostante l’indebolimento dei sistemi midrange. A dirlo è IDC, che nel suo ultimo rapporto sul settore ha messo in luce una crescita dei ricavi dei produttori di server del 6,1% su base annua equivalente a 13,5 miliardi di dollari, mentre le vendite di server sono cresciute del 3,2% rispetto allo scorso anno.

Gli introiti maggiori si sono avuti dalle vendite di sistemi di fascia alta e di fascia bassa, con questi ultimi utilizzati per infrastrutture hyperscale. Invece la richiesta di sistemi di fascia media è scesa del 5,4% su base annua e secondo IDC questo calo è dovuto principalmente alla recente fine dei ciclo di refresh dei server x86.

Nel secondo trimestre da poco conclusosi il leader di mercato è sempre HP con una quota di mercato del 25,4%, grazie soprattutto ai suoi server con densità ottimizzata e massima scalabilità che hanno fatto segnare un +119% rispetto allo stesso periodo del 2014.

Al secondo posto troviamo Dell con un market share del 17,5%; in questo caso i suoi server blade e rack hanno visto una crescita significativa. IBM al terzo posto è l’unico produttore tra i primi cinque in classifica ad aver subito un calo dei ricavi durante il secondo trimestre. Lo scorso anno il colosso americano ha ceduto la sua divisione di server x86 al produttore cinese Lenovo e, come risultato, gli introiti derivanti dalla sua intera divisione server sono calati del 32,9% rispetto al 2014.

Al contrario di IBM, Lenovo, che si divide il quarto posto in classifica con Cisco, ha visto gli introiti derivanti dai suoi server schizzati alle stelle con un +500% su base annua e non è un caso se il gigante cinese spera di diventare un nome di primissimo piano in questo mercato, che già ora sta facendo registrare risultati molto positivi e rappresenta una realtà parallela di grande interesse accanto a quella dei PC.

Infine, se si analizza il mercato server da un punto di vista geografico, gli Stati Uniti sono la realtà dove la crescita è più veloce con un incremento annuo del 12,6%, seguiti dalla regione asiatica del Pacifico (Giappone escluso) con una crescita annua del 12%.