Ero davvero pronto a mettere mano alla carta di credito e comprare il nuovo MacBook Pro da 13’’ con processore M1 e la presentazione di Apple dei giorni scorsi mi ha fatto salire tremendamente l’hype. Eppure, a mente fredda, non sono così convinto che lo farò, o almeno non subito. Sebbene infatti ci sia molto da apprezzare sulla velocità e sulla durata della batteria assicurate dal chip M1 dei nuovi MacBook Air e MacBook Pro, ci sono altrettanti motivi che mi hanno convinto a desistere momentaneamente dall’acquisto. In poche parole: voglio quello che verrà dopo.

Il mio problema non è con il design, che è una copia carbone dei MacBook con processori Intel. Certo, uno schermo edge-to-edge senza cornici sarebbe bello, così come il Face ID, il logo Apple illuminato e l’integrazione con MagSafe, ma il design attuale è molto carino.

Anche se non c’è dubbio che queste macchine siano velocissime per quello che costano (ma c’è qualche dubbio che siano più veloci del 98% dei notebook Windows attuali come afferma Apple), c’è anche motivo di credere che Apple debba ancora offrire molto di più.

Prendete per esempio le porte. Sulla precedente linea di MacBook Pro, Apple ha offerto un’opzione che forniva quattro porte Thunderbolt 3 di tipo USB-C anziché due del modello base. Questa è la configurazione della mia macchina da lavoro e utilizzo tutte le porte quotidianamente e lo stesso fanno molti utenti. Ma i nuovi MacBook Air, MacBook Pro e Mac mini con processore M1 hanno solo due porte Thunderbolt 3.

Ciò perché il chip M1 ha un solo controller Thunderbolt 3, il che spiega anche perché entrambe le porte si trovino sullo stesso lato, ma significa anche che non potete acquistare un Mac M1 senza essere seriamente limitati quando si tratta di porte USB. Supponendo che ne state utilizzando una per la ricarica, probabilmente avrete bisogno di un hub, che è una soluzione inelegante e tutt’altro che comoda.

I futuri modelli di MacBook Pro, anche quelli più piccoli, non avranno questa restrizione. Apple capisce chiaramente che gli utenti professionisti hanno bisogno di più di due porte Thunderbolt, motivo per cui i modelli Intel a 4 porte sono ancora in vendita agli stessi prezzi di prima. Apple non avrebbe mantenuto quelle vecchie macchine Intel se non avesse riconosciuto la necessità di più porte e mi aspetto che l’anno prossimo offrirà nuovi MacBook M1 con il doppio delle porte.

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Le porte non sono però l’unica cosa che manca ai nuovi Mac, che hanno anche il limite di 16 GB di RAM, la stessa limitazione che avevano i precedenti modelli di fascia bassa che sostituiscono. Certo, 16 GB di RAM non sono pochi, ma è meno di quello che vogliono molti utenti professionali.

Anche in questo caso Apple comprende la richiesta di più RAM e offre un aggiornamento (seppur a caro prezzo) da 32 GB per i modelli Intel di fascia alta. I primi benchmark di Geekbench danno all’M1 un punteggio single-core di 1630 e un punteggio multi-core di 7220 rispetto a 1260 e 4480, rispettivamente, del MacBook Pro con Core i5 2.0GHz ancora in vendita. L’M1 insomma è ancora significativamente più veloce con o senza la RAM aggiuntiva.

Ma anche se non avete bisogno di più di 16 GB di RAM, è comunque meglio aspettare. Non sappiamo bene quanto sia veloce il chip M1 del MacBook Air rispetto a quello del MacBook Pro, ma possiamo presumere che quest’ultimo abbia una velocità di clock più elevata e prestazioni sostenute, se non altro perché il Pro ha una ventola per la dissipazione del calore mentre l’Air no.

Come sottolinea Apple, la ventola del Pro è necessaria per “sostenere prestazioni incredibilmente veloci”, mentre l’Air utilizza un dissipatore di calore in alluminio per dissipare il calore e fornire “prestazioni straordinarie fanless”. Mentre entrambe le macchine forniranno enormi aumenti di velocità rispetto ai predecessori, è abbastanza chiaro che l’M1 nel Pro scalda di più ed è anche più veloce.

E questi chip sono probabilmente solo una piccola parte di ciò che Apple fornirà con i suoi futuri SoC M. Sulla base dei test di velocità per gli ultimi Intel MacBook Pro, esiste un ampio divario tra i modelli entry-level e quelli appena più potenti. Utilizzando il benchmark Cinebench R20, il Core i5 da 1.4GHz ha ottenuto un punteggio di 397 (single-core) e 1616 (multi-core), mentre il modello da 2.0GHz ha raggiunto rispettivamente 436 e 1929. Questo è un discreto aumento di velocità e, considerando quanto detto sulle porte Thunderbolt 3 e sulla RAM, è chiaro che un chip M2 o M1Z è all’orizzonte.

E questo è il modello che sto aspettando. Voci hanno affermato che ci sono Macbook Pro da 14 pollici e 16 pollici in lavorazione e mi aspetto che forniscano le specifiche che sto cercando, insieme agli enormi aumenti di velocità che Apple ha già dimostrato di offrire. E chissà se finalmente potremo avere anche una camera FaceTime decente.