Ieri Apple ha reso disponibile anche in Italia il nuovo iMac Pro, il primo modello “Pro” della storica gamma degli all-in-one di Cupertino di cui si parla da diversi mesi. Una vera e propria workstation grafica destinata a un’utenza professionale visti anche i prezzi, con il modello base che parte da 5599 euro e con quello top di gamma che supera addirittura i 15.000 euro.

Già si sapeva comunque che iMac Pro non sarebbe stato per tutti e non è un caso che sempre ieri sia stata rilasciata anche la versione 10.4 di Final Cut Pro, che aggiunge il supporto alla VR e all’HDR.

La versione “entry-level” di iMac Pro monta un processore Intel Xeon W 8-core a 3,2GHz, 32GB di memoria ECC a 2666MHz, un SSD da 1TB e una scheda video Radeon Pro Vega 56 con 8GB di memoria. Il display integrato rimane l’ottimo 5K Retina da 27’’ che già conosciamo, mentre come connessioni troviamo quattro porte USB 3.0, quattro porte Thunderbolt 3.0, una Ethernet 10 Gigabit e uno slot SDXC.

imac pro

Una configurazione già molto potente e ideale per lavori di editing video di alto livello, ma come abbiamo accennato poco sopra Apple propone un’ampia personalizzazione dei componenti. Si parte ad esempio dal processore, che può essere scelto nelle varianti da 10, 12, 14 e 18 core, così come la RAM (fino a 128GB) e l’unità SSD, disponibile anche nei tagli da 2 o 4 TB, mentre la scheda video alternativa è la Radeon Pro Vega 64.

Optando per la configurazione più elevata in assoluto, si raggiungono i 15.608 euro, anche se immaginiamo che un simile iMac Pro sarà scelto da ben pochi utenti. Uno dei primi paragoni che ci vengono in mente è quello con il Surface Studio di Microsoft, altro all-in-one per professionisti e creativi (non ancora disponibile in Italia) che nella sua versione più costosa costa 4200 dollari, pur rimanendo inferiore (e non di poco) alle prestazioni assicurato dall’iMac Pro nella sua configurazione base.