Per alimentare i nuovi Mac mini di fascia alta e i MacBook Pro da 14 e 16 pollici targati 2023, Apple ha presentato i nuovissimi processori M2 Pro e M2 Max, che come era logico aspettarsi ottengono un significativo aumento delle prestazioni rispetto alla gamma di SoC M1. Apple sostiene che l’M2 Pro e l’M2 Max offrono prestazioni della CPU migliori del 20% (+30% per la GPU) rispetto a M1 Pro e M1 Max. Inoltre, i SoC includono il nuovo Neural Engine, che è fino al 40% più veloce di quello della serie M1.

Per quanto impressionanti siano queste affermazioni, sono anche poco sorprendenti e forse persino un po’ deludenti. Alcuni rumor che parlavano di nuove GPU e di altri miglioramenti si sono infatti rivelati falsi e l’M2 Pro e l’M2 Max sembrano essere esattamente ciò che ci si aspettava: un M2 con più core di CPU e GPU e un bus di memoria più ampio. In effetti, i SoC M1 Pro e M1 Max si erano differenziati maggiormente dall’M1 di quanto non abbiano fatto ora l’M2 Pro e l’M2 Max rispetto all’M2.

Tuttavia, ci sono alcune cose interessanti da sapere su questi chip e di seguito vi riportiamo quelle che a nostro avviso sono le più importanti.

Stesso core design e stesse prestazioni della CPU dell’M2

M2 Pro o M2 Max

Quando Apple presentò l’M2, parlò di un miglioramento del 18% delle prestazioni della CPU rispetto all’M1. Ora Apple afferma che l’M2 Pro e l’M2 Max hanno prestazioni della CPU superiori del 20% rispetto all’M1 Pro e all’M1 Max e i benchmark trapelati sembrano confermare queste affermazioni. In altre parole, ci si possono aspettare gli stessi miglioramenti architettonici complessivi e lo stesso aumento delle prestazioni che l’M2 ha fornito rispetto all’M1.

In parte ciò è dovuto semplicemente al numero di core. L’M2 Pro e l’M2 Max hanno infatti otto core ad alte prestazioni proprio come l’M1 Pro/Max, ma il numero di core di efficienza passa da due a quattro. Quindi l’M2 Pro e l’M2 Max hanno CPU a 12 core, mentre l’M1 Pro/Max ha CPU a 10 core.

I guadagni della GPU sono più significativi… ma nulla di rivoluzionario

M2-Max-GPU

Apple afferma che le GPU dell’M2 Pro/Max sono più veloci del 30% rispetto a quelle dell’M1 Pro/Max e i benchmark Metal trapelati lo confermano. Questo non sorprende, visto che l’M2 ha prestazioni grafiche fino al 35% superiori rispetto all’M1. Ciò è probabilmente dovuto all’aggiunta di qualche core grafico in più e ad alcune piccole modifiche architettoniche. L’M2 Pro ha fino a 19 core grafici (contro i 16 dell’M1 Pro) e l’M2 Max ha fino a 38 core grafici (contro i 32 dell’M1 Max).

Si tratta di numeri insoliti: i core sono in genere in numero pari e spesso sono potenze di due, quindi è probabile che il progetto preveda 20/40 core GPU con la possibilità di disabilitare un core difettoso per migliorare la resa produttiva di questi grandi chip. Si tratta comunque di un aumento di quasi il 20% del numero di core e quindi, con una cache migliorata e velocità di clock più elevate, si può arrivare al 30%. Se speravate quindi in una GPU completamente nuova da parte di Apple con caratteristiche moderne come l’accelerazione ray-tracing, che le GPU di AMD e Nvidia hanno già da diversi anni, rimarrete delusi.

La larghezza di banda della memoria è la stessa anche con più RAM

La larghezza di banda della memoria dell’M2 Pro è di 200 GB/sec, proprio come quella dell’M1 Pro, mentre l’M2 Max raddoppia la larghezza di banda a 400 GB/sec. Quindi, quasi certamente si tratta ancora di un bus di memoria LPDDR5 a 256 bit sul Pro e a 512 bit sul Max. Mentre l’M2 Pro ha un limite massimo di 32 GB di RAM (lo stesso dell’M1 Pro), l’M2 Max può arrivare a 96 GB, il 50% in più rispetto al limite di 64 GB dell’M1 Max. Ma c’è un problema: l’opzione da 96 GB di RAM è limitata alla versione dell’M2 Max con 38 core GPU. L’opzione meno costosa con 30 core GPU raggiunge i 64 GB.

Non hanno ancora il supporto AV1

M2 Pro o M2 Max

Con l’M1 Pro è stato introdotto un nuovo encoder e decoder video che ha aggiunto l’accelerazione hardware per il formato ProRes, mentre l’M1 Max ha raddoppiato il numero di encoder video a due. Questo è ancora il caso dell’M2 Max, che però supporta tutti gli stessi formati di prima: H.264, HEVC, ProRes e ProRes RAW. Ciò significa che il supporto per il più recente codec AV1 non si trova ancora da nessuna parte, nonostante sia disponibile nelle attuali GPU di Nvidia, AMD e Intel. Apple, su questo versante, è rimasta indietro.

Non abbiamo potuto fare a meno di notare che tutti i benchmark di Apple relativi alla produzione video, che dichiarano miglioramenti del 30% o giù di lì, riguardano attività come il color grading o il rendering di effetti 3D, tipicamente limitati dalle prestazioni della GPU. Apple non ha fornito benchmark che mostrino un miglioramento nella velocità di codifica video, quindi sarà interessante osservare le prime recensioni dell’M2 Max per vedere se gli encoder video sono misurabilmente più veloci.

Sono ancora tutti a 5 nm

Ci sono state molte speculazioni su quando Apple inizierà a utilizzare il nuovo processo produttivo a 3 nm di TSMC. Si dice che Apple sarà il primo grande produttore a farlo e alcune voci dicevano che il salto di generazione sarebbe stato fatto proprio con i nuovi M2 Pro e Max. Sembra invece che dovremo aspettare un M2 Ultra più avanti nel corso dell’anno, o forse l’A17 che sarà introdotto con l’iPhone 16 in autunno. Apple afferma che l’M2 Pro e il Max sono realizzati con “tecnologia a 5 nm di seconda generazione” ed è probabile che si tratti dello stesso processo che Apple ha erroneamente chiamato “4nm” nella presentazione dell’iPhone 14 nel settembre 2022.