Se la novità più “mediatica” presentata ieri da Apple nel keynote di apertura della WWDC23 è stata quella del visore Vision Pro, in realtà ci sono stati molti altri annunci interessanti sul versante hardware, tra cui quello più atteso in ambito professionale che ha riguardato il nuovo Mac Pro.

Iniziando proprio da quest’ultimo, si tratta del primo Mac Pro con SoC della serie M, che in questo caso è rappresentato dalla variante più potente e costosa M2 Ultra. Questo Mac desktop è anche dotato di sette slot di espansione PCIe, di otto porte Thunderbolt 4 (il doppio rispetto al modello precedente), di tre porte USB-A, di due porte HDMI con larghezza di banda tale da supportare risoluzioni fino a 8K e frequenze di aggiornamento fino a 240 Hz, di due porte 10Gb Ethernet e di un jack per le cuffie. È in grado di supportare fino a 6 Pro Display XDR e, lato connettività wireless, ci sono Wi-Fi 6E e Bluetooth 5.3.

1100436

Scendendo più nel dettaglio del nuovo SoC M2 Ultra (in pratica due M2 Max), troviamo una CPU a 24 core con prestazioni fino a tre volte più veloci di quelle del più potente Mac Pro su base Intel, una GPU fino a 76 core (fino a 7 volte più veloce di quella del modello precedente Intel-based), un Neural Engine a 32 core e fino a 192 GB di memoria unificata, il tutto per prestazioni naturalmente elevatissime che permetteranno, ad esempio, di supportare fino a 22 stream in ProRes 8K. Disponibile a partire dal 13 giugno, il Mac Pro targato 2023 parte da 8499 euro, ma il modello più potente in assoluto si avvicina ai 15.000 euro.

Prezzi ovviamente più bassi (ma sempre e comunque impegnativi) quelli del nuovo Mac Studio con SoC M2 Max e M2 Ultra, che succede al modello precedente con SoC M1 Max e M1 Ultra. Per la nuova versione con M2 Max Apple parla di prestazioni fino al 50% più veloci rispetto alla generazione precedente e di quattro volte l’iMac da 27″ con processore Intel più potente. Il modello con M2 Max permette inoltre di effettuare rendering di animazioni su Adobe After Effects fino al 50% più rapidamente e consente agli sviluppatori di creare nuove app con Xcode con il 25% di velocità in più.

1100451

Il modello con M2 Ultra offre il doppio delle prestazioni e delle capacità del chip M2 Max, è fino a tre volte più veloce del modello con M1 Ultra e fino a sei volte più veloce dell’iMac da 27″ con chip Intel più potente. Secondo Apple il Mac Studio con M2 Ultra permette di ridurre fino a tre volte il tempo per i rendering su Octane e consente di velocizzare anche del 50% l’elaborazione video su DaVinci Resolve. Anche per questi due modelli la disponibilità è fissata per il 13 giugno ed è possibile ordinare configurazioni fino a 192 GB di memoria unificata e fino a 8 TB di storage. I prezzi di partenza sono di 2499 euro (M2 Max) e 4899 euro (M2 Ultra), con la configurazione più potente in assoluto che arriva a 10.419 euro.

L’ultima novità in ambito Mac si chiama MacBook Air da 15’’ ed è appunto la nuova versione del popolare laptop di Apple con display Liquid Retina da 15’’ (prima volta in assoluto per questa gamma) rispetto a quello da 13’’ che ha caratterizzato i due modelli precedenti con SoC M1 (2020) e M2 (2022). Lo spessore di soli 11,5mm ne fa il laptop da 15 pollici più sottile al mondo, ma anche il peso di soli 1,5 Kg non scherza.

Se il SoC M2 con sistema di dissipazione passivo è rimasto lo stesso di quello dello scorso anno (CPU a 8 core e GPU a 10 core), il nuovo display è più luminoso (500 nit di picco) e la batteria più capiente promette un’autonomia di 18 ore, il valore più alto mai visto in un Mac. Peccato invece che le connessioni siano rimaste le stesse del modello del 2022 (due USB-C e un jack per le cuffie), mentre la webcam è ora in Full HD (prima era in 720p) e il sistema audio integrato si affida a 6 speaker, con due tweeter e due set di woofer force-cancelling. Anche per questo nuovo modello la disponibilità parte dal 13 giugno, con il modello entry-level che costa 1649 euro (8 GB di memoria e SSD da 256 GB) e arriva a 3029 euro (24 GB di memoria unificata e SSD da 2 TB).