SB Italia compie 20 anni in una fase di ambiziosi piani di crescita, iniziata a fine 2022 con la cessione del pacchetto di maggioranza al fondo europeo Argos Wityu e l’entrata nel CdA di Pietro Scott Jovane, già CEO di Microsoft Italia e RCS MediaGroup, e Paolo Scaroni, già CEO di ENI ed Enel.

Per il fornitore di software e system integration, specialista di document e process management, è stato un cambio di marcia nel segno della continuità manageriale, a partire dal fondatore Massimo Missaglia, che è rimasto come CEO e investitore.

Missaglia recentemente ha parlato alla stampa dei risultati 2023 e appunto della strategia di espansione, sia organica (investimenti sulle soluzioni proprietarie) sia esterna (acquisizioni), con la testimonianza di uno dei principali clienti, il Gruppo Mondadori.

Un core business basato sulle soluzioni proprietarie

Massimo Missaglia, fondatore e CEO di SB Italia

Massimo Missaglia, fondatore e CEO di SB Italia

“Ho fondato l’azienda nel 2004 con l’idea di lavorare sull’informatizzazione dei processi interni delle aziende, che allora non erano coperti dagli ERP”, ha detto Missaglia. “Il primo salto di qualità è stato la costituzione di due divisioni, una dedicata alle soluzioni, e l’altra ai servizi IT: in questo modo siamo passati da 5 a 20 milioni di fatturato”.

Più in dettaglio la prima divisione propone le soluzioni proprietarie Docsweb (document, process e workflow management), AgileSign (firma elettronica), Agevole (ERP), e le più recenti SRM (Sustainability Relationship Management) e Agevole CRM, nonché le soluzioni di partner nelle aree ERP (Panthera, SAP BusinessOne), e business analytics, e i progetti della business unit Artificial intelligence & analytics.

La divisione Servizi IT invece opera soprattutto negli ambiti system consolidation, security, business continuity, e networking.

“Abbiamo chiuso il 2023 in crescita a 42 milioni di fatturato (nel 2022 erano stati 39,5, ndr), in gran parte proveniente da soluzioni proprietarie, con una forte sterzata sui progetti a valore di trasformazione digitale”, continua Missaglia.

Sette assunzioni al mese: “Un ITS per formare le risorse”

Anche dipendenti e clienti sono cresciuti in numero. “Siamo arrivati a 250 persone: ne abbiamo inserite in media 7 al mese negli ultimi 18 mesi, e non è facile trovarne, tanto che abbiamo dovuto costituire un ITS insieme a Randstad e altri partner”.

Quanto ai clienti, sono oltre mille, di cui 160 si sono aggiunti nel 2023. Tra le referenze citate da Missaglia ci sono GSD, Manpower, Ramstad, Unieuro, Schneider Electric, Ospedale San Raffaele, Istituto Tumori, CDO, Stellantis, Regione Lombardia, Fila, Mondadori, PwC, MediaMarkt.

Sull’ingresso di Argos, Missaglia ha spiegato: “Abbiamo avuto diversi incontri con potenziali investitori in questi anni, ma 18 mesi fa abbiamo deciso di procedere, dopo aver detto tanti no: non c’era necessità finanziaria, ma volevamo accelerare il progetto di crescita, che un partner finanziario può aiutare sia con i soldi sia con le competenze”.

L’obiettivo per il 2024 è arrivare a 47 milioni di fatturato, e portare avanti le linee di sviluppo interne ed esterne decise insieme al fondo.

Acquisizioni per l’espansione territoriale e per rafforzare il posizionamento

Una di queste è il potenziamento delle soluzioni proprietarie. “Puntiamo sull’ampliamento delle soluzioni verticali di Docsweb, per esempio nei processi di HR e Procurement, su AgileSign, perché la firma digitale gioca un ruolo fondamentale nel workflow dei processi aziendali, e sull’area IA-machine learning”.

Un’altra è l’espansione territoriale: ”È un tema molto importante per cambiare marcia, fino a pochi anni fa realizzavamo l’87% del nostro fatturato in Lombardia: abbiamo appena aperto una filiale a Reggio Emilia, che punta specialmente sul settore metalmeccanico, e appena ingaggiato due risorse per aprire nel Triveneto. Ma puntiamo anche sulle acquisizioni, sia per ampliare la presenza in Italia, in primis a Roma, sia per sbarcare all’estero, dove per ora abbiamo iniziato a lavorare attraverso progetti con multinazionali che stanno implementando le nostre soluzioni in varie parti del mondo”.

Nei piani di Missaglia e Argos le acquisizioni saranno anche uno strumento di consolidamento sul mercato: “Cerchiamo trust provider e specialisti di document e process management, e opportunità per rafforzare l’offerta di intelligenza artificiale”.

Altro fronte di sviluppo sono le partnership con le grandi società di consulenza (“3 delle 4 big presenti in Italia”) sulle soluzioni SB Italia, “con un approccio sia commerciale che tecnico, abbiamo clienti e progetti già partiti, e stiamo facendo attività di formazione delle risorse di questi partner sulle nostre tecnologie”.

I progetti in Mondadori, parla il Group CIO

Vincenzo Meduri_Group CIO Mondadori SB Italia

Vincenzo Meduri, Group CIO Mondadori

Come accennato, all’incontro stampa ha parlato anche Vincenzo Meduri, Group CIO di Mondadori, che è cliente di SB Italia da oltre 15 anni: “Abbiamo cominciato con il sistema documentale di gruppo, passando poi a fatturazione elettronica, piattaforme di collaborazione con clienti (librerie) e fornitori, dematerializzazione dei documenti e archiviazione digitale, e journey to cloud, che abbiamo volutamente fatto durare due anni per evitare rischi di perdita di controllo dei costi”.

Le soluzioni di SB Italia, ha spiegato Maduri, sono integrate con tutte le principali piattaforme IT del Gruppo Mondadori (tra cui SAP S/4Hana, Piteco, Oracle e Talend), e ora l’intenzione è di adottarle tutte in SaaS su piattaforma Aruba.

Il valore aggiunto della collaborazione con SB Italia, ha concluso il Group CIO di Mondadori, “si basa su 5 elementi distintivi: conoscenza reciproca, track record, competenze di settore e partnership, end to end accountability (i progetti sono sempre affidati a loro end to end), e capacità di proporre innovazione”.

 

Immagine di apertura, fonte: linkedin.com/company/sb-italia