Un’altra società di IT italiana si appresta al delisting dalla Borsa. Dopo TAS, Piteco (acquisita da Zucchetti) e BE Shaping the Future (acquisita da Engineering) nel 2022, e Sababa Security nelle scorse settimane, è la volta di Exprivia. Il gruppo di software e servizi IT sarà infatti oggetto di un’OPA totalitaria del suo azionista di maggioranza, Abaco Innovazione, finalizzata appunto al delisting.

Exprivia si è quotata in Borsa Italiana dal 2000 (mercato Euronext) come AISoftw@re, poi nel 2006 si è fusa con Abaco Information Services assumendo appunto il nome Exprivia. Nel 2022 ha registrato ricavi per circa 184 milioni di euro (+1,1% rispetto al 2021) e utile netto di 11,5 milioni (+10,1%), per un margine operativo lordo del 13,7%. Ha sede centrale a Molfetta (Bari), 9 sedi in Italia, e opera in 6 paesi con circa 2400 persone, e clienti nei settori Banking, Finance&Insurance, Aerospace&Defence, Healthcare e Public Sector, Energy&Utilities, Manufacturing&Distribution, Telco&Media.

Un premio di circa il 23% rispetto all’ultima quotazione

L’offerta riguarda 22.555.783 Azioni Exprivia, e cioè il 43,474% del capitale sociale, e il 29,675% dei diritti di voto. Si tratta di tutte le azioni Exprivia, escluse ovviamente quelle già detenute da Abaco Innovazione (che sono 24.145.117, e cioè il 46,537% del capitale sociale e il 63,506% dei diritti di voto), e le azioni proprie, cioè detenute dalla stessa Exprivia (5.183.058, pari al 9,99% del capitale sociale).

Abaco Innovazione offre 1,60 euro per azione, corrispondenti a un premio del 22,9% rispetto al prezzo dell’azione rilevato in borsa il 30 maggio scorso, cioè il giorno prima dell’annuncio dell’OPA.

L’esborso massimo, in caso di adesione totalitaria all’Offerta, sarebbe di poco più di 36 milioni di euro (più precisamente 36.089.252,80 euro).

Tecnicamente l’offerta sarà promossa da un nuovo veicolo societario (“offerente”) costituito ad hoc e interamente di proprietà di Abaco Innovazione, che farà fronte agli impegni finanziari necessari al pagamento degli azionisti che aderiranno all’OPA grazie a un finanziamento bancario erogato da Banco BPM e Banca Popolare di Puglia e Basilicata.

Gli obiettivi dell’OPA

L’Offerta, come spiega un comunicato di Exprivia, è strumentale al perseguimento dei propri programmi futuri di crescita e al rafforzamento, “nella misura in cui il Delisting consentirebbe di perseguire i propri obiettivi in un contesto di mercato e in una cornice giuridica caratterizzati da maggiore flessibilità gestionale e organizzativa, con tempi di decisione e di esecuzione più rapidi e beneficiando altresì di una riduzione dei costi di gestione”.

In caso di delisting, continua il comunicato, Exprivia sarà in grado di accelerare la sua strategia di sviluppo e di creazione di valore e di ottenere una semplificazione degli assetti proprietari con conseguente allineamento degli interessi della compagine azionaria