Qualche settimana fa Devoteam, gruppo di systems integration francese con 10mila dipendenti in 20 paesi della regione EMEA, ha annunciato un piano di crescita rapida e mirata in Italia. Il piano prevede di raddoppiare la forza lavoro in 18 mesi, e di affiancare all’attuale sede di Milano un centro di delivery tecnico a Palermo, e un’altra sede a Roma.

A Francesco Cardinale, country manager di Devoteam in Italia, abbiamo chiesto qualche dettaglio in più su questo piano di espansione.

Da quanto tempo Devoteam è presente in Italia?

Tra 2006 e 2007 il gruppo Devoteam è entrato in Italia attraverso due società diverse. Una era Devoteam AuSystems SpA, che guidavo io peraltro, e l’altra Devoteam Italia SRL, che è la società attuale. La SpA derivava dall’acquisizione di alcune local company di un altro gruppo, tra cui appunto quella italiana. La SRL era un’iniziativa di alcuni soci privati italiani, con partecipazione di minoranza (20%) del gruppo Devoteam.

Francesco Cardinale, country manager di Devoteam in Italia

Francesco Cardinale, country manager di Devoteam in Italia

Poi nel 2014 Devoteam AuSystems è stata ceduta interamente a Exprivia, mentre Devoteam SRL ha proseguito con lo stesso assetto fino alla fine del 2022, quando una parte dei soci fondatori ha ceduto le quote al gruppo Devoteam, che ora ne detiene l’85% e quindi il pieno controllo.

Per certi versi quindi siamo una startup: è cambiata la proprietà e c’è stato un rilancio con investimenti importanti, per realizzare anche qui le strategie di sviluppo del gruppo. Devoteam è tra le prime realtà di servizi IT in Europa per tasso di crescita organica negli ultimi tre anni. Nel 2022 ha raggiunto un miliardo di euro di fatturato, con margine operativo di oltre 100 milioni e una crescita del 20%, di cui il 16% organica.

Quali sono le principali specializzazioni di Devoteam?

Il gruppo comprende 10mila persone, ma si focalizza su poche tecnologie per raggiungere su quelle livelli di eccellenza. Abbiamo meno di 70 codifiche di job position tecniche, poche per una società di servizi professionali IT. Grazie a questa forte focalizzazione riusciamo a raggiungere una massa critica anche in ambiti molto specifici.

Quali sono questi ambiti?

Sono soprattutto le tecnologie dei tre principali fornitori di servizi cloud – Amazon Web Services (AWS), Microsoft Azure e Google Cloud – e di ServiceNow. Da ServiceNow pochi mesi fa siamo stati premiati come partner dell’anno in EMEA.

L’obiettivo principale di Devoteam è abilitare ritorni degli investimenti nel cloud molto veloci e molto alti, grazie alla conoscenza approfondita di queste piattaforme.

In particolare riscuotono grande interesse, anche tra i potenziali clienti, alcuni servizi che abbiamo messo a punto per dare valore immediato. Per esempio per quantificare i costi del cloud. Per molte aziende è difficile definire il costo del cloud per unità di valore prodotta, tipicamente per ogni transazione di business. Mettere a punto una governance dei costi è il primo passo per ottimizzare l’investimento.

Devoteam Italia rispecchia perfettamente queste specializzazioni del gruppo?

Non tutte, almeno per quest’anno. In Italia per ora siamo focalizzati su ServiceNow e AWS, anche se è probabile che nei prossimi anni estenderemo le competenze anche agli altri due vendor.

Il piano è di raddoppiare la forza lavoro in Italia in 18 mesi. Cosa significa in numeri?

All’inizio dell’anno siamo partiti da circa 40 persone, intendo tecnici specializzati, e a oggi abbiamo superato i 50. Quindi stiamo rispettando abbastanza bene la tabella di marcia. L’obiettivo è arrivare a 80 tecnici entro metà del 2024.

Quali sono le più diffuse certificazioni tra i vostri tecnici?

Molti ne hanno più di una. Abbiamo tantissime certificazioni sulla governance IT, sui processi ITIL, cioè la gestione degli investimenti IT e del loro ritorno, che è il nostro focus principale. Quindi c’è uno strato di certificazioni sui processi ITIL, e poi circa il 60% delle persone è su ServiceNow, e circa il 40% su AWS.

Su Google e Microsoft per ora in Italia non siamo attivi. Per noi essere attivi vuol dire tre cose, che spieghiamo sempre ai clienti. Significa che abbiamo già persone in una practice, facciamo recruiting, formazione, e facciamo leva su sinergie operative interne al gruppo, perché le practice sulle varie tecnologie sono trasversali e internazionali. Dal gruppo riceviamo un supporto importante sugli investimenti da fare, sulle strategie, sul supporto di prevendita per programmare i progetti per i clienti, e ove necessario sulle attività di delivery.

A che punto siete rispetto alle aperture di Roma e Palermo?

Il centro di delivery di Palermo è già attivo, la sede a Roma lo sarà entro l’anno, ma a Roma comunque siamo già attivi commercialmente. Il centro di delivery lavora sia su AWS sia su ServiceNow. Per delivery intendo la capacità progettuale dei nostri tecnici di erogare servizi per i nostri clienti.

Abbiamo scelto Palermo perché pensiamo che in Sicilia ci siano tantissime opportunità di progetti cloud, molto più che in altre regioni, anche grazie al piano del Polo Strategico Nazionale di portare in cloud entro il 2026 il 75% degli enti pubblici. Con la scelta di Palermo quindi possiamo far crescere rapidamente un centro di eccellenza, e anche sviluppare le opportunità di business sul posto.

Quali tipi di figure ricercate per il vostro piano di assunzioni?

Cerchiamo risorse di tre tipi. Persone con esperienza di 5-6 anni, persone con 2 anni di esperienza ma non necessariamente sulle nostre tecnologie, e giovani neolaureati. Abbiamo percorsi specifici per ciascuna di queste tipologie.

Per poter funzionare bene il nostro business ha bisogno di risorse organizzate in una piramide di seniority. Devoteam in Italia ha già un numero importante di specialisti di alta seniority nelle attuali aree di specializzazione, quindi stiamo cercando soprattutto giovani e persone da formare con i percorsi e metodologie di formazione e certificazione e i tool di supporto di Devoteam a livello internazionale. Qui il vantaggio è poter sfruttare questi asset del gruppo, che avendo industrializzato i servizi erogati e le job description, ha poi standardizzato anche i percorsi di crescita e carriera, e le relative metodologie e tool.

Quanti clienti avete in Italia e in quali settori?

In questo momento stiamo lavorando su poco più di 30 clienti, intendo clienti diretti, utilizzatori finali dei nostri servizi. I settori in cui abbiamo più clienti sono bancario e servizi finanziari, trasporti, utility e PA. Lavoriamo per esempio con Unicredit, Fastweb, Autostrade per l’Italia, Inps, Arma dei Carabinieri.