Sbarcare in Europa in uno dei momenti più difficili dell’economia del Vecchio continente può sembrare bizzarro. Eppure Cradlepoint, società specializzata nel mondo nelle soluzioni wireless edge 4G Lte e 5G fornite a partire dal cloud, è sicura che il timing sia quello giusto, anche perché le previsioni parlano di un forte sviluppo del mercato wireless Wan/Edge in Emea che entro il 2025 dovrebbe raggiungere i cinque miliardi di dollari.

Questo è il momento giustoafferma Lorenzo Ruggiero, area director dell’area Southern Europe di Cradlepoint, un passato in Vodafone e Infovista – perché nel mondo tech vince chi propone la soluzione più semplice, ma il boost arriva da un catalizzatore come sono state le soluzioni Apple per l’audio digitale”.

L’azienda market first

In questo caso il turbo per lo sviluppo arriva dalla naturale evoluzione delle organizzazioni aziendali dalle reti private a quelle ibride verso il wireless e i servizi cloud, l’azienda estesa e il cloud, un processo accelerato dagli ultimi mesi dall’irrompere del Covid-19 con le conseguenze che abbiamo visto in ambito aziendale.

A questo si aggiunge, come sottolinea Ruggiero, la particolarità della situazione italiana dove, secondo i dati dell’Agcom, l’85% delle connessioni sono legate al rame e manca la capillarità della connessione in fibra. Spazio dunque per connessioni come quelle proposte dalla società americana, che in cantiere ha oltre 20.000 organizzazioni private e pubbliche in tutto il mondo – tra le quali il 75% dei principali rivenditori al mondo, il 50% delle aziende Fortune 100 e le principali agenzie di pronto intervento in 25 delle più grandi città degli Stati Uniti – e che propone le funzionalità di rete wireless (Wan) per reti mobile, IoT e filiali rapidamente distribuite e flessibili.

Lorenzo Ruggiero, area director dell’area Southern Europe di Cradlepoint

Lorenzo Ruggiero, area director dell’area Southern Europe di Cradlepoint

Cradlepoint è un’azienda market first che ha inventato il mercato business dell’Lte e per prima ha lanciato sul mercato, tramite l’operatore australiano Testra, una soluzione business per 5G.

Servizi finanziari, retail, trasporti, Pubblica amministrazione, sono diversi i settori in cui Cradlepoint propone le proprie soluzioni utili per il lavoro da remoto con “accesso sicuro“, immediato e dedicato per gli utenti e facilità di gestione da parte dell’It manager che in cloud accede da un cruscotto per tenere sotto controllo la situazione.

L’azienda interviene anche nel caso di apertura di nuovi siti, negozi uffici, che hanno bisogno di connettività nel giorno zero. Negli Stati Uniti vanta una grande esperienza con casi applicativi che vanno dalla creazione di reti pop-up istantanee per siti temporanei durante le fase dell’emergenza, supportando 3.000 agenzie di pronto intervento di emergenza nazionali, locali e federali in tutto il mondo, all’accesso pop-up a informazioni, applicazioni Web e dispositivi offerto al team di Fox Sports, fino al supporto alla città di Sant’Antonio in Texas, che con una popolazione di oltre 1,4 milioni di persone e una previsione di crescita estremamente elevata si prepara a un futuro da smartcity adottando un sistema di gestione del traffico con rete Lte Cradlepoint.

Terze parti specializzate

Nel Sud Europa il modello di business passa per il coinvolgimento di un canale formato da service provider e system integrator. La rete, già in fase avanzata di formazione, comprende operatori specializzati in vari settori alla quale mancano ancora un paio di partner per vertical specifici.

In via di formazione è anche il gruppo che si occuperà del Sud Europa dove a breve è previsto l’arrivo di un sales engineer e di un paio di figure che avranno il compito di occuparsi di partner e clienti.

“La missione di Cradlepoint è connettere persone, luoghi e cose ovunque con sicurezza e semplicità”, conclude Ruggiero che punta molto sulla prossima espansione del 5G che in Italia incontra qualche resistenza nell’ambito delle amministrazioni locali. Ma rispetto a questo ci sta già pensando il governo che con il decreto Semplificazione ha stabilito che gli enti locali non possono opporsi con ordinanze che invocano la tutela della salute pubblica in tema di esposizione ai campi elettromagnetici.