Le consegne di stampanti 3D nel secondo trimestre 2021 hanno fatto segnare tassi di crescita molto alti, sia da parte di settori che da anni esprimono una forte domanda, come dentale e aerospazio, sia da settori nuovi alla ricerca di soluzioni per mitigare i problemi di supply chain nell’approvvigionamento di materiali e componenti.

Secondo Context, le consegne sono infatti aumentate rispettivamente del 61% e del 43%, rispetto a 12 mesi fa, per le due fasce più alte del mercato: i sistemi Industrial (stampanti 3D da oltre 100mila dollari) e quelli Design (20mila-100mila dollari). Questi segmenti insieme rappresentano quasi due terzi (64%) del valore del mercato totale delle stampanti 3D, che secondo la classificazione di Context comprende anche i segmenti Professional, Personal, e Kit&Hobby.

Fonte: Context

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Le due fasce più alte sono anche quelle che più hanno sofferto per i lockdown, sottolinea Context: nonostante le forti crescite di quest’ultimo trimestre i volumi di consegne dei sistemi Industrial sono ancora inferiori del 10% rispetto al Q2 2019, quelli dei sistemi Design del 5%.

L’aumento dei sistemi Industrial si deve quasi tutto al Nord America, mentre la crescita in Europa è stata modesta e in Cina stazionaria, dopo forti aumenti nei trimestri precedenti. 8 dei primi 10 produttori di stampanti 3D sono in crescita, trainati da UnionTech, Stratasys e 3D Systems.

Quanto alla parte bassa del mercato, il trend è opposto: la crescita delle consegne nella fascia Kit&Hobby, dopo i picchi del periodo dei lockdown, è scesa a un più “normale” 18%, mentre la fascia Personal (stampanti da meno di 2500 dollari) è addirittura calata del 32%. In questa parte del mercato al momento non c’è un forte driver di domanda, spiega Context, e quindi i produttori di stampanti 3D stanno puntando su nuovi prodotti, come le stampanti a fotopolimerizzazione LCD, che rappresentano ormai il 46% delle consegne di stampanti 3D se si esclude il segmento Kit&Hobby.

Infine le stampanti della fascia Professional sono state meno danneggiate dai lockdown rispetto a Industrial e Design, e hanno registrato una crescita del 38% rispetto a 12 mesi fa, dovuta però più all’introduzione di nuovi modelli da parte di alcuni produttori, sottolinea Context, che a un rafforzamento della domanda post lockdown. Nuovi modelli tra cui spiccano le stampanti SLA con un più grande form factor. Tutti i produttori “Top 10” sono in crescita in questo Q2 2021, con andamenti particolarmente buoni per Stratasys, Markforged, Zortrax, UNIZ, 3D Systems e Desktop Metal.

“Gli addetti ai lavori sono sempre più ottimisti per il secondo semestre 2021 perché sono ricominciate fiere e manifestazioni in presenza”, osserva Chris Connery, VP Global Research di Context. “Va detto però che parte di questo ottimismo è dovuto a recenti quotazioni in Borsa, o all’allargamento dell’offerta a modelli di stampanti non 3D, e che parte della crescita di alcuni dei produttori è dovuta a fusioni e acquisizioni. Anche con tutti questi distinguo, però, le nostre previsioni 2021 per le consegne net-new di stampanti 3D è di una robusta crescita”.

Più in dettaglio, Context non si aspetta solo una crescita del mercato 3D in generale rispetto al 2020, ma anche rispetto ai livelli pre-Covid del 2019: per il segmento delle stampanti Industrial per esempio la previsione è di un +35% rispetto al 2020, e di un +6% rispetto al 2019.