Il gruppo Sme.UP attraverso la capogruppo Sme.UP SpA ha annunciato il conferimento per incorporazione di un proprio ramo d’azienda in Nanosoft Srl, società acquisita nel 2017 e che contestualmente ha cambiato la ragione sociale in SMEUP ICS Srl.

Con questa operazione il Gruppo Sme.UP, con sede legale a Erbusco (BS) e con altre 14 sedi tra Milano, Torino, Savigliano, Vercelli, Reggio Emilia, Parma, Modena, Roma, Lecco, Cuneo, Brescia, Vicenza, Padova e Udine, con 446 collaboratori e più di 2100 clienti, intende rafforzare le sue competenze sul tema infrastruttura, cloud e security.

La nuova società infatti incorpora la competenza e la specializzazione di Nanosoft, azienda presente sul mercato da oltre 20 anni, con 60 tra dipendenti e collaboratori, e continuerà a offrire servizi IT e di consulenza per progetti Infrastrutturali, Cloud e Security.

Più in dettaglio, precisa un comunicato, la missione di SMEUP ICS è progettare infrastrutture IT con tecnologie datacenter (server, network, security, ecc.), produttività personale e collaboration (produttività, collaborazione, email, sicurezza, mobilità), next generation security, e servizi di manutenzione e monitoraggio, managed services, e cloud pubblico e privato.

Sme.UP è nata nel 2013 dalla fusione di Smea, Query e Softia, a loro volta frutto di fusioni e acquisizioni, e da allora ha acquisito Ages, Molteni Informatica, Sinfo, appunto Nanosoft, RDS e Soluzioni EDP. Nel tempo la sua expertise è arrivata a comprendere software gestionali ed ERP, software documentali, HR, Retail, di progettazione (CAD, PDM, PLM, ecc.), Business Intelligence e Corporate Performance Management, servizi di Digital e Web Marketing, Infrastruttura e Cloud.

Ha quindi una lunga storia di fusioni e acquisizioni (M&A), anzi di “aggregazioni”, come le chiama la società sul suo sito web. “Aggregare è più rispettoso dei soggetti che si relazionano, implica accettazione dell’azione che si esercita, suggerisce coinvolgimento attivo invece di costrizione e si contrappone in modo netto al concetto di sudditanza tipico di un mero scambio economico (come suggerito dalla parola acquisizione)”, si legge sul sito di Sme.UP.

“Nel mercato ICT le sfide tecnologiche e organizzative richiedono forze sempre crescenti. Il Gruppo Sme.UP intende arrivare a poter offrire ai clienti tutte le soluzioni necessarie per soddisfare i loro bisogni: infrastrutture, servizi Cloud , software per l’ufficio tecnico, per la pianificazione , la logistica, la qualità, il controllo di gestione, il reporting direzionale. E anche il supporto per la delocalizzazione all’estero. A un cliente che ci chiede di seguirlo in Romania o Brasile non possiamo rispondere di aver bisogno di 3 o 4 anni per essere pronti. Quindi dobbiamo aggregarci, con decisioni rapide e intendimenti sicuri, consapevoli delle fatiche che l’aggregazione comporta”.

Tale strategia di M&A ha l’obiettivo di portare il fatturato consolidato dai 40 milioni del 2017 ai 60 milioni del 2021, con un raddoppio dell’EBITDA del 2017 (3,9 milioni di euro, ndr). E in questo quadro, spiega nel comunicato Silvano Lancini, Presidente del Gruppo Sme.UP, la creazione di SMEUP ICS non è solo un’operazione societaria: “Con un fatturato consolidato di circa 55 milioni di euro nel 2018, in continua crescita, Sme.UP intende essere leader nel mondo delle soluzioni applicative per le imprese, grazie anche alle competenze consolidate di SMEUP ICS”.

“Dopo 10 anni dalla prima partecipazione in Nanosoft, poi evoluta con l’acquisizione totale nel 2017, il percorso si completa consolidando tutte le competenze all’interno di un’unica struttura che prende il nome di SMEUP ICS. Questo ci permette di presentarci al mercato in maniera chiara e specifica, confermando il nostro impegno in questa componente essenziale per la trasformazione digitale dei clienti”, aggiunge nel comunicato Dario Vemagi, Amministratore Delegato di SMEUP ICS.