Non capita spesso che le filiali italiane delle multinazionali dell’IT si distinguano all’interno dei bilanci corporate, ma per Salesforce Italia nell’ultimo esercizio chiuso a fine gennaio è stato così: “Ce la siamo giocata fino all’ultimo col Brasile ma alla fine siamo stati noi a far segnare la più forte crescita nel mondo”, ha spiegato il Country Leader Federico Della Casa qualche giorno fa in un incontro con la stampa.

Crescita che Della Casa non ha specificato, precisando però che quella dei dipendenti in Italia è stata del 41% e quella degli specialisti certificati è stata del 51% (miglior performance in Europa), e ha fatto salire il numero di certificazioni nell’ecosistema italiano a oltre 2000 persone.

Anche a livello mondiale Salesforce continua a macinare numeri impressionanti: il fatturato del fiscal year 2020 (febbraio 2019-gennaio 2020) è salito del 29% a 17,1 miliardi di dollari, più del doppio di tre anni fa, l’utile negli ultimi 5 anni è cresciuto mediamente del 46%, la capitalizzazione sfiora i 170 miliardi di dollari, e IDC le attribuisce la leadership mondiale del CRM con una quota del 17,3%, contro il 5,5% di Oracle il 5,3% di SAP (dati del primo semestre 2019).

“Salesforce è in uno dei mercati più in crescita, perché la trasformazione digitale sposta il focus del processo di vendita da prodotti e servizi a relazioni ed esperienze: le aziende devono personalizzare la relazione con i clienti, e averne una visione completa, gestendo tutti i passaggi del processo su tutti i canali”, sottolinea Della Casa. “E in questo mercato Salesforce sta facendo bene perché va incontro a queste esigenze con una proposizione che insiste ossessivamente sui quattro pilastri trust, customer success, innovation ed equality: al customer success in particolare siamo “condannati” perché dobbiamo sempre fare in modo che i clienti rinnovino le subscription”.

Dal Manufacturing alla PA, le ondate di investimento dei settori italiani

All’interno della multinazionale poi Salesforce Italia sta cercando di darsi un’identità ben precisa, contestualizzando l’azione sulle particolarità del mercato Italia. Non è vero che questo sia un paese digitalmente arretrato: come Salesforce non vediamo differenze nell’attitudine all’innovazione dei clienti italiani, anzi nel ripensare la relazione con il cliente alcuni settori come utility e moda/lusso sono più avanti dei concorrenti esteri”.

La crescita di Salesforce Italia, continua Della Casa, ha seguito le ondate di investimenti dei vari settori, e ha accelerato negli ultimi due anni grazie all’entrata sistematica nelle grandi aziende: “Il manufacturing ha sempre investito, cito Pirelli perché nuovo cliente, ma abbiamo anche Ducati, Vibram, Biesse, Lamborghini (qui abbiamo raccontato il caso); le utility invece hanno iniziato a lavorare molto sul CRM circa 4 anni fa – cito tra gli altri A2A, Italgas, Unareti, Enel – e il fashion/retail 3 anni fa, e qui abbiamo tra i clienti Rinascente, Cucinelli, Euronics, Miroglio, Boggi”. L’ondata più recente riguarda il finance, in cui Della Casa ha nominato in particolare Sara Assicurazioni, Unicredit, Chebanca, Axa, “e la prossima sarà la PA, dove abbiamo già nomi come Ministero del Lavoro e Ospedale Bambino Gesù.

Federico Della casa, Country Leader di Salesforce Italia

Federico Della casa, Country Leader di Salesforce Italia

Nonostante il cambio di marcia degli ultimi due anni, con la “conquista” delle grandi aziende, la stragrande maggioranza dei 1500 clienti italiani di Salesforce Italia è sotto i 500 dipendenti, precisa Della Casa, e molti sono sotto i 100 dipendenti: l’azienda ha un team di 20 commerciali dedicato al segmento 1-100 addetti, con una parte focalizzata sulle startup.

“Abbiamo anche clienti con 3 o 5 dipendenti, come parrucchieri e gommisti, che usano le nostre soluzioni per tracciare appuntamenti, postare le foto dei tagli più alla moda, o mandare gli auguri di compleanno ai clienti, e poi officine, concessionari e così via: in questi casi semplicemente il sofware viene ridotto nelle funzionalità”.

Partner di Salesforce Italia, ecco i principali: dai “Global Strategic” ai “Silver”

A parte i clienti, è l’ecosistema di partner e di competenze certificate a dare un’idea delle dimensioni di Salesforce sul mercato IT italiano: “I partner italiani contando anche quelli delle recenti acquisizioni di Tableau e Mulesoft, sono oltre 60, un mix di realtà locali italiane e internazionali che va da piccole realtà con 15-20 dipendenti fino alle multinazionali con centinaia di dipendenti”, spiega Marco Marcone, Regional VP Alliances & Channel di Salesforce Italia.

Tra i partner principali di Salesforce Italia Marcone ha ricordato Accenture, PWC, Deloitte, Capgemini e Bluewolf nel gruppo “Global Strategic”; Atlantic, Almaviva, Atos, Everis, Indra, Lutech, NTT Data, Pracedo, Sopra Steria, Webresults e Balance nel gruppo “Platinum”; Alpenite, Reply Arlanis, GP, Jakala e Noovle nel gruppo “Gold”, e H-Farm, Nexus, Sidea, XCC e Tinext in quello “Silver”.

Questo ecosistema conta al suo interno oltre 2mila persone certificate, è il quarto più grande in EMEA per numero di certificazioni, in linea con il fatto che l’Italia è il quarto mercato in EMEA per Salesforce, ma spicca il dato che 3 dei 5 “top partner” hanno la practice Salesforce europea più grande proprio in Italia.

In Italia la seconda figura più ricercata su Linkedin è Salesforce

“La domanda di specialisti Salesforce nel nostro paese è molto alta, come accennato la crescita delle certificazioni è stata del 51%, la più alta in EMEA, ed è molto sentita la percezione che gli skill Salesforce aprano grandi prospettive di carriera”, continua Marcone. Su Linkedin la seconda e la decima figura più ricercate in Italia negli ultimi 4 anni sono Salesforce, e la Trailblazer Community, che raccoglie gli sviluppatori specializzati su Salesforce, in Italia conta già 8 gruppi locali con oltre 350 partecipanti, mentre a livello mondiale IDC stima che entro la fine del 2024 l’ecosistema Salesforce creerà 4,2 milioni di posti di lavoro, di cui in Europa circa mezzo milione”.

Per andare incontro a questa forte domanda di competenze, continua Marcone, Salesforce Italia oltre che supportare i partner nelle iniziative di formazione, propone la “risposta istituzionale” Trailhead, la piattaforma pubblica di formazione online di Salesforce con corsi online per migliaia di ore, e percorsi personalizzabili per prepararsi alle certificazioni. Circa 1,86 milioni di persone nel 2019 hanno partecipato a corsi su Trailhead.

Inoltre attraverso i partner, Salesforce Italia ha attivato diverse collaborazioni con università in tutta Italia, con iniziative che negli ultimi due anni hanno formato oltre 500 studenti, poi entrati direttamente o indirettamente nell’ecosistema Salesforce. “Tra queste cito in particolare il Salesforce Developer Bootcamp a Napoli varato nel 2017, di cui si è appeena conclusa la 4a edizione, un percorso per neolaureati dell’Università Federico II con Deloitte Digital che ha formato finora 200 ragazzi, il 40% dei quali assunti da Deloitte, e il Master universitario di secondo livello in Digital Technologies for Innovation con Cefriel, il centro di eccellenza per l’innovazione nell’IT del Politecnico di Milano”.