Nel quarto trimestre 2022 le assunzioni di professionisti IT e Digital in Italia nelle aziende del settore IT aumenteranno del 14% rispetto al trimestre precedente. Le figure IT più richieste nelle aziende italiane sono SAP Manager/Specialist, Security Researcher e CTO, le città con le retribuzioni più alte sono al Nord-Est – Milano (fino a 80mila euro per un profilo di middle seniority dell’IT), Bologna e Padova, mentre Roma è solo al quarto posto – e lo Smart Working è la prima richiesta di quasi tutti i candidati, che possono permettersi di rifiutare proposte che impongono la presenza in ufficio 5 giorni su 5.

Questi i principali responsi dall’ultima edizione di Tech Cities, la ricerca sui profili tecnologici più richiesti nelle principali città italiane pubblicata da Experis, brand di ManpowerGroup e provider IT di soluzioni applicative, consulenza, resourcing e formazione. Un report che sarà approfondito nell’intervento di Riccardo Geminiani di Experis nel prossimo convegno InnovazionePiù organizzato da Computerworld e dalle altre testate del gruppo LSWR.

Le figure IT più ricercate e le RAL

Se recessione ci sarà – come è convinzione della maggioranza dei manager ormai – questo timore per ora non influisce sul mercato del lavoro dei professionisti IT e Digital in Italia. I quali, spiega Experis, hanno stipendi al di sopra della media nazionale e sono molto ricercati dalle aziende – in tutti i settori ma in particolare in quelli IT, banche, assicurazioni, utility – al punto da poter contrattare le condizioni d’assunzione.

Le aziende del settore IT italiane prevedono una crescita delle assunzioni del 14% per l’ultimo trimestre dell’anno.

Secondo il report, la professione più ricercata è quella di SAP Manager/Specialist, seguita dal Security Researcher, e dal CTO – Chief Technology Officer.

Per quanto riguarda il SAP Manager/Specialist, la RAL media è oggi di 48.500 euro per profili middle. Le richieste per Milano sono quasi il doppio di quelle per Roma, e il mercato del lavoro per questi professionisti si può considerare quasi “chiuso”, con una netta difficoltà a reperire talenti e a trattenere quelli già presenti.

Il Security Researcher è una figura sempre più importante: sviluppa soluzioni di sicurezza ad hoc, e lavora soprattutto nella Difesa e in aziende di cybersecurity (da cui la forte domanda a Roma, anche se è una figura richiesta in tutta Italia). La RAL media (48.000 euro per profili middle) è in crescita.

Chiude la top 3 il Chief Technology Officer (CTO), figura di livello esecutivo con responsabilità principale di selezionare e proporre al CEO le soluzioni tecnologiche da adottare. La RAL media nazionale è 69mila euro, con punte di 80mila a Milano, ma comunque mai sotto i 65mila.

Altre professioni molto ricercate sono E-commerce Manager (RAL media nazionale per profili middle: 42mila euro), Embedded System Engineer (38.500 euro), Infrastructure Manager (54mila euro) e Scrum Master (43.500 euro). Il report contiene analisi dettagliate di tutte queste figure.

Competenze soft ormai indispensabili

Experis sottolinea che sono tutte professioni ibride: accanto ad alte conoscenze tecnologiche e digitali sono sempre più richieste competenze soft legate alla gestione dei team, al management e alle relazioni. Il report cita al proposito un’altra indagine Experis (The New Age of Tech Talent, 2022), che sostiene che le tre principali soft skill richieste ai professionisti dell’innovazione sono problem solving, flessibilità e capacità di lavorare in team, e che il settore IT, Digital e Technology sarà guidato da ruoli nuovi che mescolano capacità manageriali e informatiche.

Restano comunque molto richiesti anche profili più tecnici (Cloud Developer, Full Stack Developer, Java Developer, Data Scientist, DevOps Engineer e professionisti Cyber), in linea con le evoluzioni tecnologiche del mercato. Per colmare il gap di competenze, le aziende tendono a inserire in organico anche profili junior, con poca esperienza, accelerandone lo sviluppo delle skills tecniche e l’ingresso nei team operativi con corsi di formazione verticalizzati e intensivi .

A Milano il 24% delle offerte di lavoro, segue Roma (16%)

Il 59% degli annunci di ricerca per professionisti IT, Digital e Technology in Italia viene da appena 10 città, che Experis definisce “Tech Cities”, dove il settore tecnologico è fiorente: Milano, Padova, Torino, Roma, Bari, Napoli, Bologna, Udine, Verona e Catania. Milano è capofila col 24% degli annunci nazionali del settore, seguito da Roma con il 16%. Al terzo posto Torino col 5%, seguita da Napoli col 4%.

Tra nord e sud persiste una differenza salariale importante: se la RAL media dei professionisti IT, Digital e Technology a Milano, considerando una middle seniority, è pari a 59.000 euro, a Catania scende a 42.100. Più nel dettaglio, dopo il primo posto di Milano seguono a pari merito Bologna e Padova con poco più di 51.000 euro. A seguire, con pochissimo scarto, troviamo Roma e Verona con 50.000 euro. Subito dopo Udine e Torino con 48.500 euro. A chiudere Bari (45.700 euro), Napoli (44.000 euro) e appunto Catania (42.100 euro).

La crescita delle RAL a Bari

Il report evidenzia in particolare la crescita della RAL a Bari, a causa dell’apertura di nuove società di consulenza (qui , qui e qui alcuni esempi) che stanno alzando appunto i livelli di RAL medi per i professionisti IT, costringendo così l’intero mercato del lavoro nella zona ad adeguarsi.

Il divario nord-sud secondo il report potrebbe ridursi sempre più grazie alla possibilità di lavorare da remoto: “Le aziende infatti sembrano aver spostato il loro focus sulla ricerca del “candidato ideale”, a prescindere dalla residenza, dando finalmente più importanza alle competenze, hard e soft”.

Il 72% dei datori di lavoro non trova le figure di cui ha bisogno

“IT, Technology, Telecomunicazioni, Comunicazione e Media, sono i settori con le più alte prospettive occupazionali nette in Italia. Continua il trend positivo, accelerato dall’emergenza pandemica, per un ambito che non ha mai conosciuto la crisi ed è alla continua ricerca di talenti. Automation, IoT, AI, Cyber Security e Data continuano a giocare un ruolo importante nel nuovo mondo del lavoro, ma il talento tecnologico è ormai una necessità trasversale a tutti i settori del mercato”, afferma in un comunicato Josè Manuel Mas, direttore Experis Italia.

“In tutto questo il Talent Shortage continua a crescere: in Italia il 72% dei datori di lavoro non riesce a trovare le competenze di cui ha bisogno. È un fenomeno che spinge le aziende ad aumentare stipendi e benefit per attirare e trattenere i talenti, ma anche a fidelizzare le risorse interne, investendo su attività di reskilling e upskilling: non più optional ormai, ma obbligate per poter restare competitivi”.

Il lavoro da remoto è la prima richiesta

Lo studio di Experis mostra come i professionisti IT, Digital e Technology diano una grande importanza alla flessibilità e alla possibilità di lavorare da remoto, anche al 100%. In fase di primo contatto, il lavoro da remoto è la prima richiesta di quasi tutti i candidati, che rifiutano proposte con obbligo di operare in presenza 5 giorni su 5, a prescindere dal brand e dalla forza economica dell’azienda. La flessibilità è richiesta non solo rispetto al luogo da cui si lavora, ma anche riguardo agli orari e i giorni lavorativi.

Le aziende che si dimostrano flessibili sul quando, dove e come viene svolto il lavoro, dichiarano un 55% dei profili “ad alte prestazioni” rispetto al 36% di quelle con settimana lavorativa standard da 40 ore (“What Workers Want”, ManpowerGroup e Thrive, 2022).