Aggiornamento del 21/11 ore 13:00: Satya Nadella non ha escluso che Altman e Brockman possano rientrare in Open AI, probabilmente unitamente a un ricambio del board che possa offrire maggior rassicurazioni agli azionisti. La situazione è in continuo divenire.

È stato un weekend a dir poco movimentato quello che hanno appena vissuto OpenAI e il suo ormai ex CEO Sam Altman. Venerdì Altman è stato infatti licenziato da OpenAI dopo che il consiglio di amministrazione ha dichiarato di “non avere più fiducia nella sua capacità di continuare a guidare OpenAI” (le vere cause di questo clamoroso licenziamento non si conoscono ancora).

Dopo un fine settimana di trattative per riportare Altman in OpenAI, il CEO di Microsoft Satya Nadella ha annunciato che sia Altman, sia il co-fondatore di OpenAI Greg Brockman (che ha lasciato l’azienda poco dopo il licenziamento di Altman) si uniranno alla guida di un nuovo team di ricerca avanzata sull’intelligenza artificiale di Microsoft.

In un post su X, Altman ha confermato il suo ingresso in Microsoft e, sempre sull’ex Twitter, Nadella ha risposto con il seguente messaggio: “Nel corso degli anni abbiamo imparato molto su come dare ai fondatori e agli innovatori lo spazio per costruire identità e culture indipendenti all’interno di Microsoft, tra cui GitHub, Mojang Studios e LinkedIn, e non vedo l’ora che tu faccia lo stesso”, riferendosi ovviamente ad Altman.

L’ex CEO di OpenAI, Sam Altman

L’ex CEO di OpenAI, Sam Altman

Già poche ore dopo la notizia del licenziamento, si erano aperte delle trattative con il consiglio di amministrazione di OpenAI per riportare Altman al suo posto di CEO. Trattative che però, come abbiamo appena visto, non sono andate a buon fine, forse anche proprio per l’entrata in scena di Microsoft (che ha investito miliardi di dollari in OpenAI) e della decisione di Nadella. Al posto di Altman, alla guida di OpenAI subentra l’ex CEO e co-fondatore di Twitch Emmett Shear come CEO ad interim.

La notizia del nuovo team di ricerca sull’intelligenza artificiale avanzata di Microsoft che sarà guidato da Altman e Brockman è arrivata solo una settimana dopo che l’azienda ha annunciato di aver realizzato un proprio chip IA personalizzato per addestrare modelli linguistici di grandi dimensioni e, potenzialmente, per evitare di affidarsi a Nvidia per fornitura di questi chip. Microsoft, inoltre, ha ancora un interesse multimiliardario in OpenAI, è il suo partner cloud esclusivo e i suoi servizi cloud alimentano tutti i carichi di lavoro di OpenAI attraverso prodotti, servizi API e ricerca.

“Rimaniamo impegnati nella nostra partnership con OpenAI e siamo fiduciosi nella nostra roadmap di prodotti, nella nostra capacità di continuare a innovare con tutto ciò che abbiamo annunciato al Microsoft Ignite e nel continuare a supportare i nostri clienti e partner”, ha dichiarato Nadella. “Non vediamo l’ora di conoscere Emmett Shear e il nuovo team di leadership di OpenAI e di lavorare con loro”.

Da nuove indiscrezioni emerge inoltre che, dopo il licenziamento di Altman e il tentativo fallito di reinsediarlo come CEO, alcune dozzine di dipendenti di OpenAI hanno annunciato che lasceranno l’azienda. E sono già diversi gli analisti che si chiedono quanto questo esodo di cervelli comprometterà le capacità tecnologiche di un’azienda all’avanguardia come OpenAI.