Ha rassegnato questa mattina le dimissioni Marco Sangiorgi, amministratore delegato di Olidata, azienda romagnola quotata in borsa, con oltre trent’anni di storia nell’IT.
La società ha attraversato momenti difficili, accumulando debiti imponenti negli anni della crisi e facendo registrare cali di fatturato anche dopo l’acquisizione, da parte di Acer Europe, del 30% delle azioni, avvenuta nel 2009. Una quota che il colosso di Taiwan ha mantenuto solo cinque anni, per poi rivenderla a Olidata per 1,1 milioni di euro nel luglio dello scorso anno.

Una volta tornata completamente italiana, i conti sono andati migliorando per la società di Pievesestina di Cesena, e a fine 2014 l’indebitamento finanziario netto era sceso a 22,6 milioni, mentre il primo trimestre 2015 si è chiuso con 417 mila euro di perdite e 13,8 milioni di valore della produzione, incrementata del 180% rispetto all’anno precedente.
Ma, soprattutto, negli ultimi tempi la società emiliana è riuscita ad aggiudicarsi alcune importanti commesse per la fornitura di tecnologia, alla pubblica amministrazione e non solo, a partire da una gara vinta a febbraio per 40 mila desktop a basso consumo, corrispondenti a un valore di oltre 16 milioni di euro.

Sangiorgi era alla guida dell’azienda dal 2010, e lascia per quelli che sono stati indicati come motivi personali. Ha anche dichiarato di essere disponibile a proseguire l’attività in Olidata ma svolgendo funzioni diverse. La notizia, diffusa da Adnkronos, non sembra aver comunque avuto ripercussioni sull’andamento delle azioni della società, che del resto ha già fissato per venerdì le nuove nomine.