Secondo quanto riportato da Reuters, OpenAI non intende offrire a Microsoft o ad altri investitori, tra cui Khosla Ventures e Thrive Capital, dei posti a pieno titolo nel suo nuovo consiglio di amministrazione, formatosi dopo il burrascoso ritorno di Sam Altman all’indomani dal suo licenziamento come CEO dell’azienda.

Ricordiamo infatti che la scorsa settimana il board di OpenAI ha licenziato Altman senza fornire una causa precisa, facendo scattare un campanello d’allarme tra gli investitori e i dipendenti. Lo stesso Atlman è stato però reintegrato pochi giorni dopo con la promessa della nomina di un nuovo consiglio di amministrazione.

“Non so se sarà una scelta di OpenAI quella di lasciare Microsoft fuori dal consiglio di amministrazione” ha dichiarato Thomas Hayes, presidente dell’hedge fund Great Hill Capital. “Microsoft avrà qualcosa da ridire, vista la quantità di denaro che ha investito in OpenAI (oltre 10 miliardi di dollari) e non penso che sarebbe nell’interesse di Microsoft rimanere uno spettatore passivo in questa situazione”.

Sam Altman ha invece comunicato con un’email ai dipendenti che Microsoft prenderà un posto da “osservatore non votante” all’interno del board di OpenAI. Il consigliere potrà prendere parte alle riunioni e accedere a informazioni riservate, ma non avrà diritto di voto su materie che includono le nomine dei dirigenti.

openai microsoft

Per quanto riguarda il nuovo consiglio di amministrazione, secondo The Information (che ha riportato per primo la notizia) sarà formato da nove persone, tre delle quali (l’ex CEO di Salesforce e attuale chairman di OpenAI Bret Taylor, l’ex segretario al Tesoro Larry Summers e l’amministratore delegato di Quora Adam D’Angelo) dovrebbero essere confermate già questa settimana (se così fosse, D’Angelo sarebbe l’unico consigliere rimasto del vecchio board composto da sei persone che ha licenziato Altman).

(Articolo aggiornato il 30/11 con le novità comunicate da Altman con l’email ai dipendenti)