Dopo oltre trent’anni di carriera nella cybersecurity, Mikko Hyppönen (figura storica e rispettata dell’infosec globale) ha deciso di lasciare il settore per concentrarsi su una nuova e cruciale sfida tecnologica: i droni per la difesa. A partire da agosto, infatti, Hyppönen entrerà a far parte di Sensofusion, azienda specializzata da oltre dieci anni in tecnologie anti-drone e produttrice del sistema Airfence, una piattaforma passiva di rilevamento in grado di individuare droni e facilitarne la neutralizzazione tramite l’integrazione con sistemi radar militari.

Hyppönen, che attualmente ricopre il ruolo di Chief Research Officer in WithSecure (azienda nata dallo spin-off della divisione business di F-Secure nel 2022), ha maturato questa decisione alla luce della radicale trasformazione del panorama bellico contemporaneo, con particolare riferimento alla guerra in Ucraina. L’invasione russa, infatti, ha mostrato al mondo quanto l’uso esteso e intelligente dei droni possa cambiare le regole del conflitto. Droni economici e accessibili sono stati impiegati con successo per colpire obiettivi ad alto valore strategico, come aeroporti militari russi, con impatti devastanti.

Il veterano finlandese della sicurezza informatica, noto per le sue frequenti apparizioni a conferenze come DEF CON e Black Hat, ha spiegato la sua decisione con motivazioni sia personali che professionali. Cresciuto vicino al confine russo, con entrambi i nonni veterani della Seconda Guerra Mondiale, Hyppönen vede il conflitto ucraino non solo come una crisi regionale, ma come una minaccia concreta e vicina. In questo contesto, ritiene che l’impegno nella difesa contro i droni autonomi sia oggi più urgente persino della lotta ai cybercriminali, un campo dove il problema è ormai ampiamente compreso e popolato da molte realtà operative.

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La sua esperienza nel servizio di leva obbligatorio finlandese e il ruolo attuale di capitano nella riserva delle trasmissioni gli hanno fornito una solida base militare da cui partire. Tuttavia, Hyppönen riconosce che la transizione sarà impegnativa: Affronto una curva d’apprendimento ripida, ma è qualcosa che sento di dover fare. Ho raggiunto tutti gli obiettivi che mi ero posto nella cybersecurity e a 55 anni ho ancora il tempo per contribuire in un campo che oggi ha un significato maggiore”.

Nel suo nuovo ruolo, Hyppönen affronterà una realtà in costante evoluzione. Proprio come nel mondo del software malevolo, anche nel dominio dei droni si assiste a un continuo gioco del gatto col topo. Le prime contromisure si basavano sul jamming, ovvero sull’interferenza con i segnali radio tra droni e operatori. Successivamente, si è passati a utilizzare droni cablati con fibra ottica per evitare le interferenze, ma anche questi presentano vulnerabilità. Sensofusion e altri player cercano ora di contrastarli con soluzioni radar e tecniche di neutralizzazione attive, fino ad arrivare (secondo Hyppönen) al futuro inquietante dei droni completamente autonomi, capaci di identificare, selezionare e attaccare bersagli senza alcun intervento umano.

Con la partenza programmata per agosto verso Sensofusion, l’ultima apparizione pubblica di Hyppönen in ambito infosec sarà al tradizionale “hacker summer camp” di Las Vegas, che include gli eventi BSides, Black Hat e DEF CON. Dopo di che, si dedicherà completamente alla nuova missione: contribuire allo sviluppo di sistemi in grado di contrastare una delle più importanti minacce militari emergenti.