Microsoft è andata oltre le attese degli analisti finanziari con i risultati del terzo trimestre (Q3) del 2020, chiuso il 31 marzo, grazie a forti aumenti della domanda di alcuni suoi prodotti, tra cui soprattutto la soluzione di collaborazione Microsoft Teams (qui un articolo sull’uso in Italia) e i servizi di gaming Xbox Live, connessi alla quarantena per l’emergenza sanitaria in corso in gran parte del mondo.

Più in dettaglio il fatturato trimestrale di Microsoft è salito del 15% a oltre 35 miliardi di dollari (la media delle attese degli analisti era di 33,66 miliardi), e l’utile netto è salito dagli 8,8 miliardi di 12 mesi fa a 10,75 miliardi, corrispondenti a 1,4 dollari per azione. In reazione a questi risultati a Wall Street il titolo Microsoft è cresciuto del 5% nell’after hours di ieri sera.

I risultati secondo gli analisti sono dovuti all’indirizzo fortemente orientato al cloud computing imposto dal CEO Satya Nadella negli ultimi 6 anni, e riflettono anche le buone performance del sistema operativo Windows e dei dispositivi Surface, anche questi favoriti dalla quarantena in quanto la gente costretta a casa ha aggiornato hardware e software per poter lavorare e studiare da casa con strumenti più performanti.

In effetti la società dichiara che la crisi Covid-19 ha avuto un “impatto netto minimo” sui risultati del trimestre, nel senso che la crescita di alcune aree (soprattutto cloud e gaming) ha più che compensato il rallentamento di altre (search advertising, transactional licensing nelle ultime settimane del trimestre, soprattutto nel segmento small medium business).

Tornando però alle due linee di prodotto citate all’inizio, Microsoft ha dichiarato di aver raggiunto i suoi record sia per Xbox Live con 19 milioni di utenti attivi, sia per Teams con 75 milioni di utenti. La domanda sui data center di Mcrosoft è cresciuta a tal punto che l’azienda ha dovuto limitare la disponibilità per alcuni cliienti cloud, dando la precedenza ai settori sanità e pubblica amministrazione.

In un’intervista citata da Reuters la Chief Financial (CFO) di Microsoft, Amy Hood, ha spiegato che una parte dell’aumento dell’utilizzo di Teams proviene da clienti che avevano già Teams come parte di un pacchetto più ampio ma hanno iniziato a usare l’applicazione di collaborazione durante la pandemia. Un’altra componente dell’aumento proviene dalle trial di utilizzo gratuito che Microsoft ha messo a disposizione dall’inizio della pandemia.

“In questo caso non incassiamo entrate, non c’è nessun impatto sul fatturato del Q3 e neanche nel Q4 del 2020, ma l’aumento di utilizzo ovviamente è positivo per noi, perché nel lungo periodo alcuni potrebbero convertire il trial in abbonamento pagato: il beneficio è la diffusione d’uso dei prodotti Microsoft”.

Anche i servizi cloud ovviamente hanno registrato forti crescite, con il fatturato di Azure che è salito del 59%. In realtà si tratta di un leggero calo rispetto al +62% del Q2, ma i manager di Microsoft lo attribuiscono alle dimensioni che il business Azure ha ormai raggiunto, e sottolineano che il gross profit margin su Azure è salito di 4 punti rispetto al Q3 del 2019, dal 63% al 67%.

Scendendo nel dettaglio delle performance delle tre divisioni di Microsoft, la parte Productivity and Business Processes fa segnare 11,7 miliardi di fatturato (+15%). Qui la società sottolinea soprattutto la crescita del 25% di Office 365 Commercial, il numero di abbonati di Office 365 Consumer che sfiora i 40 milioni, la crescita del 21% delle entrate di LinkedIn, e del 47% di Dynamics 365.

La divisione Intelligent Cloud è salita a 12,3 miliardi (+27%), con Azure coome detto (+59%) in grande evidenza, e la parte “More Personal Computing” ha realizzato 11 miliardi (+3%) con crescite minime di tutte le linee di prodotto (Windows OEM, search advertising, Xbox content e services, Surface) tranne Windows Commercial cresciuta del 17%.