13,6 miliardi di dollari. A tanto ammontano gli utili di Apple nel secondo trimestre fiscale terminato lo scorso 28 marzo e si tratta di una crescita del 33% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Un risultato che supera non di poco le previsioni degli analisti, che davano gli utili di Apple a 12,6 miliardi di dollari. Parlando invece di fatturato trimestrale, Apple ha fatto segnare 58 miliardi di dollari contro i 45,6 miliardi del secondo trimestre fiscale del 2014.

Scendendo più in profondità in questi risultati, si scopre che il fatturato proveniente dal mercato cinese è cresciuto su base annua del 71% e vale ora 16,82 miliardi di dollari, ma anche nella regione americana si è assistito a un aumento del fatturato, con una percentuale del 19% pari a 21,3 miliardi di dollari, mentre i ricavi in Giappone ammontano a 3,46 miliardi di dollari in calo del 15%.

Protagonista assoluto di questa crescita pressoché globale con una percentuale del 70% del fatturato totale di Apple è sempre l’iPhone (soprattutto iPhone 6 e 6 Plus), di cui, nonostante i prezzi elevati, sono stati venduti 61,7 milioni di pezzi nel secondo trimestre fiscale contro le previsioni degli analisti che parlavano di 60 milioni di telefoni. Nello stesso periodo le vendite di iPad sono state pari a 12,6 milioni di pezzi, mentre i Mac venduti sono stati 4,56 milioni.

Nel corso della conference call sull’ultimo trimestrale, il CEO di Apple Tim Cook ha parlato di “miglior trimestre di marzo di sempre”, rimarcando anche la crescita dei Mac venduti a differenza di un mercato PC che continua a mostrare segni di cedimento a livello globale. Cook si è anche soffermato sull’Apple Watch, la cui vendita è iniziata venerdì 24 aprile in nove Paesi. Il CEO di Apple ha detto di star lavorando duramente per rimediare ai problemi di disponibilità dell’orologio verificatisi nei giorni scorsi, aggiungendo che l’Apple Watch farà la sua comparsa in altri mercati a partire dalla fine di giugno.