Spesa IT globale a 5,43 trilioni nel 2025: data center e IA trainano la crescita

Secondo l’ultimo report di Gartner, la spesa IT mondiale è destinata a toccare quota 5.430 miliardi di dollari nel 2025, con un incremento del 7,9% rispetto al 2024. Nonostante una fase di incertezza che frena gli investimenti in nuovi progetti, le iniziative legate alla digitalizzazione, all’intelligenza artificiale e in particolare all’IA generativa continuano a trainare il settore, soprattutto sul fronte delle infrastrutture.
“Assistiamo a una pausa sugli investimenti netti a causa del clima di incertezza globale” ha dichiarato John-David Lovelock, Distinguished VP Analyst di Gartner. “Tuttavia, questo rallentamento viene compensato dalla continua spinta verso l’adozione dell’intelligenza artificiale e dei progetti digitali ad essa correlati.”
Il boom dei data center spinti dalla GenAI
Tra le voci che cresceranno di più nel 2025 ci sono i sistemi per data center, con una previsione di spesa pari a 474,9 miliardi di dollari, in aumento del 42,4% rispetto al 2024. La ragione principale è l’esplosione degli investimenti in server ottimizzati per l’IA, che secondo Gartner arriveranno a triplicare il valore dei server tradizionali entro il 2027. Una crescita impressionante, se si considera che nel 2021 questa categoria di prodotti era praticamente inesistente.
Anche i dispositivi registrano una crescita moderata, passando da 720 a 760 miliardi (+5,4%), mentre la spesa in software raggiungerà i 1.232 miliardi (+10,5%). I servizi IT aumenteranno invece del 4,4%, sfiorando i 1.690 miliardi, mentre le telecomunicazioni resteranno sostanzialmente stabili con una crescita modesta del 2,1%.
L’intelligenza artificiale come motore competitivo
Un sondaggio condotto da Gartner tra marzo e maggio 2025 su 252 dirigenti di alto livello (aziende con fatturato superiore ai 500 milioni di dollari, in Nord America ed Europa occidentale) ha evidenziato che il 62% considera l’IA come il fattore competitivo dominante per i prossimi dieci anni. Inoltre, il 64% delle aziende intende investire in tecnologie e trasformazione del business per mantenere la competitività in un contesto economico sempre più instabile.
Sebbene l’entusiasmo iniziale per la GenAI stia affrontando una fase di disillusione, i CIO si stanno orientando verso soluzioni più semplici e pronte all’uso. “La maggior parte dei responsabili IT cerca oggi casi d’uso immediatamente applicabili”, ha sottolineato Lovelock. “Stanno acquistando funzionalità di GenAI già integrate nei software, piuttosto che sviluppare internamente nuovi strumenti.”
La “pausa da incertezza” rallenta i nuovi investimenti
Dall’inizio del secondo trimestre 2025, si è registrata una pausa strategica negli investimenti IT, definita da Gartner come “pausa da incertezza”. A differenza di un taglio di budget, si tratta di una sospensione cautelativa che colpisce in particolare le spese per hardware e nuove infrastrutture, principalmente a causa delle tensioni geopolitiche, dell’aumento dei costi delle forniture e dell’incertezza macroeconomica.
Secondo il sondaggio, il 61% delle imprese ha iniziato il 2025 in una posizione migliore rispetto all’anno precedente, ma solo il 24% si aspetta di chiudere l’anno superando gli obiettivi prefissati. Questo clima prudente è trasversale a tutti i settori industriali. “Non ci troviamo di fronte a una riduzione dei fondi, ma a una scelta consapevole di ritardare nuovi progetti”, ha spiegato Lovelock. “I budget restano allocati, ma le decisioni di spesa vengono rinviate.”
A preoccupare maggiormente i decision maker sono gli shock economici (41%) e geopolitici (32%), ritenuti i principali fattori di rischio per il secondo semestre dell’anno. Di contro, manager e dirigenti si dichiarano più preparati ad affrontare le pressioni esercitate da clienti, competitor e regolamentazioni.
Il quadro complessivo suggerisce quindi una duplice dinamica: da un lato, cautela e attesa sul breve termine e, dall’altro, un impegno crescente e strutturale nell’adozione di tecnologie abilitanti come intelligenza artificiale, cloud e automazione. Proprio questi ambiti continueranno a rappresentare, nei prossimi mesi, il cuore pulsante della trasformazione digitale globale.
(Immagine in apertura: Shutterstock)