IDC ha pubblicato nuove stime sul mercato PC nell’area EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa), indicando come nel terzo trimestre 2015 il settore abbia totalizzato 18,4 milioni di unità vendute, ovvero un -23% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Flessione dovuta soprattutto al rafforzamento del dollaro rispetto alle valute locali, ma anche al mancato fenomeno di sostituzione dei computer, che molti analisti invece prevedevano con l’avvento di Windows 10. A ben vedere infatti l’aggiornamento gratuito dei PC con Windows 7 e Windows 8.1 ha avuto un effetto negativo da questo punto di vista, non spingendo la maggior parte degli utenti ad acquistare un nuovo PC proprio per l’effetto Windows 10.

Il confronto con il terzo trimestre del 2014 a livello consumer e business è poi sfavorevole, visto che proprio in quel periodo il mercato PC aveva fatto registrare incrementi importanti, soprattutto nel settore business per merito della sostituzione di molti modelli con ancora installato Windows XP. Il calo di quest’anno è comunque più evidente nel mercato consumer, che fa segnare addirittura un -28,1% su base annua, mentre il segmento business è calato del 17,2%. Più risicata invece la differenza tra i tipici di PC, con i desktop che perdono il 23,3% e i notebook il 22,8%.

Schermata-2015-10-19-alle-08.43.36

Tornando alla regione EMEA, le vendite maggiori (il 64%) si sono concentrate in Europa Occidentale con 11,8 milioni di PC e un calo del 18,4% su base annua. In questa area il declino maggiore si è avvertito a livello consumer (-24%) e in maniera minore su quello business, che dal 2014 ha perso il 12,7%.

IDC fa però notare come nel prossimo trimestre gli stock di PC di “vecchia” generazione saranno quasi del tutto esauriti, lasciando così spazio ai nuovi modelli con Windows 10 e con i nuovi processori Intel Core Skylake. Ben peggiori i numeri fatti registrare nell’Europa Centrale e Orientale (-31,3%) e in Medio Oriente e Africa, il cui calo si è attestato al 28,4%.

Passando invece ai produttori, anche nella regione EMEA HP, Dell e Lenovo si confermano i primi tre attori in campo, sebbene tutti abbiano subito cali rispettivamente del 17,1%, 11,3% e 20,1%. Percentuali più preoccupanti invece per Acer (-38%), Asus (-25,5%) e altri brand (-26%).