Non è una sorpresa il trend in sé, vista la situazione, ma i numeri sono notevoli: secondo la società di ricerca Context, il volume di pc venduti in Europa occidentale attraverso i maggiori distributori ICT è aumentato del 38% nelle prime tre settimane di marzo, rispetto allo stesso periodo del 2019. Un chiaro effetto della corsa allo smart working che si è verificata in tutti i Paesi dell’Europa occidentale man mano che la diffusione del coronavirus ha costretto i governi a segregare milioni di persone in casa.

Più precisamente secondo Context l’aumento è stato del 51% per i notebook, e del 9% per i desktop, e ovviamente gli incrementi maggiori si hanno nel comparto business rispetto a quello consumer, sia per i notebook (+56% contro +44%), sia per i desktop (+16% contro crescita zero).

Il mercato trainante è stato proprio l’Italia, dove la crescita del mercato pc addirittura è andata oltre il raddoppio (+110%) rispetto all’anno scorso, e anche questo non sorprende, visto che il nostro è stato il primo dei grandi paesi europei ad aver subito il “lockdown”. Il secondo è stato la Spagna e infatti è proprio la Spagna a registrare il secondo maggior incremento nelle vendite di pc (+87%), seguito da Germania (+52%) e Regno Unito (+50%), mentre è molto più contenuta la crescita in Francia: +5%.

La forte domanda, sottolinea Context, ha azzerato le scorte in molti di questi paesi, anche perché il riassortimento dei magazzini non è affatto facile per problemi sia nella fase di assemblaggio (perché non arrivano i componenti), sia in quella logistica, per cui comprare e soprattutto farsi consegnare nei tempi consueti un pc business nelle ultime settimane non è stato facile, e continuerà a non esserlo anche nelle prossime.

“Questa forte crescita della domanda è legata alla necessità di abilitare l’home working in moltissime aziende, e ci aspettiamo che sia passeggera”, commenta in una nota Marie-Christine Pygott, senior analyst di Context. “Nonostante questo è probabile che questa crisi abbia creato la consapevolezza della necessità di soluzioni digitali, e ci aspettiamo quindi un trend di lungo periodo di aumento degli investimenti in quest’area”.