Non appena è stato sancito il voto favorevole alla Brexit da parte dei cittadini britannici, Forrester Research ha iniziato a indagare su quelle che potrebbero essere le conseguenze nel breve e lungo termine di questo storico referendum sul mercato tech europeo. Secondo le analisi più recenti il mercato tecnologico britannico crescerà nel 2016 solo del 1% per restare invece piatto (quindi crescita zero) nel 2017, mentre le precedenti analisi pre-Brexit parlavano di una crescita attorno al 5% per entrambi gli anni.

Per quanto riguarda invece l’Europa nel suo insieme, Forrester Research stima una crescita del mercato tech pari a zero per quest’anno, mentre il 2017 vedrà un balzo in avanti ma limitato al 1%, rispetto al 3% stimato prima del referendum. Questo rallentamento in Gran Bretagna e nell’Europa intera deriva principalmente dall’incertezza del post-Brexit su un’area (quella europea) già piuttosto debole anche prima del voto.

Passando ai settori tecnologici, Forrester stima che nel corso del 2016 cresceranno maggiormente i comparti del software (+1,5% anno su anno), della consulenza tecnologica (+1,4%), dell’outsourcing (+1,2 %) e dei servizi di telecomunicazioni (+0,8%). Segno meno invece per l’hardware IT (-3,3%) e per i dispositivi per le telecomunicazioni (-1,5%).

Per quanto riguarda invece la Business Technology, si stima una crescita maggiore rispetto a quella della spesa in IT generica e anche nel 2016 questa differenza resta significativa, con un +2,7% di investimenti rispetto al -1,3% dell’IT in generale. Contando infine che Forrester prevede forti vulnerabilità post-Brexit per il mercato tech in Paesi come Belgio, Italia, Francia, Olanda, Germania e Svizzera (oltre naturalmente alla Gran Bretagna), gli unici mercati dove la crescita tecnologica sarà maggiore alla media (attorno al +5%) saranno soprattutto quello spagnolo, irlandese, svedese e polacco.