Con una mossa destinata a cambiare profondamente il panorama dello sviluppo embedded, Qualcomm ha ufficialmente acquisito Arduino, storico produttore italiano di microcontrollori e oggi anche di single-board computer. L’annuncio è stato dato durante un evento congiunto a Torino, nel quale le due aziende hanno presentato Arduino UNO Q, la prima scheda nata sotto la nuova gestione e progettata per spingersi oltre i confini del classico ecosistema Arduino.

Questa acquisizione segna per Qualcomm un passo strategico verso l’espansione nell’ambito dell’edge computing, un settore in rapida crescita che punta a spostare l’elaborazione dei dati sempre più vicino alla fonte, riducendo latenza e consumo di banda. Per Arduino, invece, rappresenta un’evoluzione naturale; dopo anni di successi nel mondo dei maker, degli studenti e dei prototipi industriali, l’azienda entra ora in una fase in cui l’hardware open source incontra le ambizioni dell’intelligenza artificiale distribuita.

Un’acquisizione per unire due mondi

Secondo Nakul Duggal, Group General Manager di Qualcomm per Automotive e Industrial & Embedded IoT, la sinergia con Arduino è pensata per colmare il divario tra il mondo B2B di Qualcomm e la comunità di sviluppatori indipendenti. L’obiettivo è rendere più accessibili le tecnologie edge dell’azienda californiana e inserirle direttamente nei progetti costruiti attorno alle schede Arduino, molti dei quali trovano applicazione in ambito commerciale e industriale.

Duggal ha sottolineato come l’unione con Arduino offra l’opportunità di rendere l’edge molto più capace, spingendo verso soluzioni che integrino potenza di calcolo, IA e controllo in tempo reale. Nonostante l’acquisizione, le due società hanno garantito che Arduino manterrà la propria indipendenza operativa, continuando a sviluppare prodotti sotto il proprio marchio e filosofia open source. Nessun dettaglio economico dell’operazione è stato però reso pubblico.

Arduino UNO Q: il primo frutto dell’unione

Come già accennato, il primo prodotto nato sotto la nuova collaborazione è Arduino UNO Q, definito “il più potente Arduino di sempre”. La scheda introduce un’architettura dual-brain, ovvero una combinazione di CPU e MCU (microcontrollore) che unisce l’elaborazione ad alte prestazioni con la gestione in tempo reale.

Al centro di questa architettura c’è il chip Qualcomm Dragonwing QRB2210, dotato di quattro core Kryo, GPU Adreno 702 e un doppio DSP per l’elaborazione digitale del segnale. Accanto a esso, un microcontrollore STM32U5 di STMicroelectronics gestisce i compiti in real-time. L’UNO Q integra inoltre connettività Wi-Fi e Bluetooth, memoria eMMC e i classici connettori compatibili con gli shield UNO, ma aggiunge anche nuovi connettori ad alta velocità sul lato inferiore della scheda per sfruttare appieno le capacità del SoC Dragonwing.

Una delle novità più interessanti è la possibilità di eseguire Debian Linux direttamente sulla scheda, trasformandola in un vero mini computer in modo simile a un Raspberry Pi. Gli utenti potranno quindi collegare tastiera, mouse e monitor e utilizzare l’UNO Q come sistema autonomo, oppure collegarla a un PC per lo sviluppo tradizionale.

Arduino UNO Q sarà disponibile in due versioni: una con 2 GB di RAM e 16 GB di eMMC a partire da 47 euro e una con 4 GB di RAM e 32 GB di eMMC con un prezzo di partenza di oltre 60 euro. La prima è già ordinabile dallo store ufficiale Arduino e dai distributori partner, mentre la seconda sarà disponibile dal mese prossimo.

La sfida (velata) a Raspberry Pi

Durante la presentazione, il team Arduino non ha mancato di lanciare una frecciata proprio al rivale Raspberry Pi, sottolineando che l’UNO Q non solo vanta la doppia architettura CPU-MCU, ma esegue una versione standard di Debian, mentre il sistema operativo di Raspberry Pi è solo un fork. Questa differenza, seppur tecnica, mette in luce la volontà di Arduino di proporsi come alternativa professionale nel mondo dei single-board computer, andando oltre l’ambito educativo per conquistare sviluppatori e aziende interessate all’edge computing e all’intelligenza artificiale embedded.

A supporto dell’UNO Q, Arduino introduce anche App Lab, un nuovo ambiente di sviluppo progettato per unificare la programmazione tra codice real-time, applicazioni Linux e modelli di intelligenza artificiale. App Lab si integra con la piattaforma Edge Impulse specializzata in AI per dispositivi edge, che Qualcomm ha acquisito all’inizio del 2025.

Questa integrazione consente agli sviluppatori di creare, addestrare e ottimizzare modelli AI direttamente all’interno dell’ambiente Arduino, con la possibilità di importare modelli pre-addestrati dal portale Qualcomm AI Hub. In questo modo, la nuova piattaforma diventa un ecosistema completo, che va ben oltre la programmazione di microcontrollori e apre le porte all’AI distribuita su larga scala.

Con questa acquisizione, Qualcomm punta chiaramente a consolidare la propria posizione nel mercato dell’AI on the edge, dove milioni di dispositivi intelligenti (sensori, robot, veicoli connessi, apparecchi industriali) elaborano dati localmente senza passare per il cloud. L’unione con Arduino gli permette di raggiungere una comunità globale di sviluppatori, favorendo l’adozione dei propri chip e strumenti AI in un ecosistema già consolidato e altamente creativo.