Sono stati rilasciati nelle scorse ore i risultati dell’analisi di GfK TEMAX sul mercato tecnologico consumer italiano nel primo trimestre del 2015, che rispetto allo stesso periodo dello scorso anno ha mostrato in generale una crescita del 4,1% con un fatturato complessivo pari a 4,24 miliardi di euro. Una tendenza alla risalita già vista nell’ultimo trimestre del 2014 dopo diversi segni meno nei trimestri precedenti, anche se alcune categorie di mercato continuano a mostrare evidenti segni di difficoltà.

Come era logico aspettarsi, è la telefonia a far segnare la crescita maggiore su base annuale, con un +16,9% che rappresenta tra l’altro la cifra più elevata tra tutti i settori dei Technical Consumer Goods italiani. Merito naturalmente degli smartphone (soprattutto quelli di fascia alta), ma stranamente anche la telefonia fissa ha fatto segnare un aumento di vendite. Crescita molto sostenuta (+9,2%) anche per i piccoli elettrodomestici e, in misura minore, per i grandi elettrodomestici (+2,3%), mentre il comparto delle forniture ufficio e consumabili cresce del 3,2% su base annua, appoggiandosi soprattutto alle cartucce, al segmento laser e alle stampanti multifunzione a getto d’inchiostro.

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A mostrare il segno negativo è invece tutto il comparto legato all’informatica (IT), all’elettronica di consumo e alla fotografia. Nel primo caso si assiste a un calo del 4,5% dovuto principalmente alle flessioni fatte registrare dai tablet e dai PC portatili, mentre gli ibridi tablet-laptop e i notebook di fascia bassa mostrano discreti risultati d’insieme.

A crescere sono invece le vendite dei PC desktop e quindi dei monitor, ma anche i dispositivi legati alla rete (switch, modem, router, extender) riportano un segno positivo, grazie soprattutto alle case degli italiani sempre più connesse. Il -6,4% fatto registrare dall’elettronica di consumo si spiega soprattutto con la difficile situazione dei televisori, che nonostante l’arrivo e l’affermazione di nuove tecnologie (OLED, 4K), l’aumento delle dimensioni degli schermi e l’abbassamento dei prezzi, continua a faticare.

A far segnare però il calo più preoccupante è il settore fotografico, che rispetto al primo trimestre del 2014 perde addirittura il 7,4%. Gli smartphone, con fotocamere sempre migliori sia a livello di funzioni, sia come componenti utilizzati, stanno ormai erodendo tantissima quota di mercato alle fotocamere compatte e solo le reflex, grazie agli obiettivi intercambiabili, sembrano resistere di fronte alla continua avanzata dei “cameraphone” (e non solo).